“DA GRANDE FARÒ L’UOMO RAGNO”

«Questo è il romanzo di una vita che passa attraverso Torino e i suoi quartieri più popolari, da San Salvario al quartiere Aurora, dove il lieto fine non è scontato, perché nella realtà i super problemi li hanno anche le persone normali, non solo chi ha i superpoteri. Una storia dove l’ottimismo vince sulle difficoltà, con un finale da fumetto, solo che questa volta il protagonista non è un eroe in costume» (Guido Tiberga, La Stampa).
Il protagonista di questo romanzo di formazione si chiama Maurizio Puato e fa il fotografo scalatore.
Maurizio nasce a Torino nel 1964. Vive e gioca nel quartiere di San Salvario, in via Galliari, poco lontano dal parco del Valentino e dal mercato di piazza Madama Cristina. Le sue giornate trascorrono tra scuola, amici, giochi di strada, arrampicate sui bassi fabbricati dei cortili, il bar di famiglia, frequentato da malavitosi e da una curiosa umanità di periferia e i pomeriggi trascorsi leggendo i fumetti dell’Uomo Ragno, uno dei suoi eroi preferiti. Li legge chiuso nel bagno, rifugio e laboratorio per costruire armi in legno e corda, la sua via di fuga dalle liti sempre più violente tra i genitori e dai problemi economici.
Maurizio vuole diventare l’Uomo Ragno, con cui condivide grandi responsabilità e super problemi ma Torino non è New York.
Divenuto ragazzo e rimasto solo con la madre a gestire il bar, Maurizio riesce a trovare la forza per fronteggiare le situazioni più difficili e uscirne a testa alta, “perché lui da grande farà l’Uomo Ragno e scalerà la Mole Antonelliana”.
Apprendista in una zincografia, diventa fotografo grafico. In quegli stessi anni scopre l’arrampicata sportiva. Due passioni, la fotografia e l’arrampicata, che diventeranno un lavoro: infatti, Maurizio Puato da una decina d’anni svolge “lavori in quota”.
Ha lavorato al restauro dei manti di copertura della cupola della Mole ed ha scalato in arrampicata libera la Mole Antonelliana, in occasione della celebrazione dei 150 anni.
E così, alla fine, come Peter Parker/Uomo Ragno, anche Maurizio Puato è diventato protagonista di un fumetto, un graphic novel su Alessandro Antonelli.
Un romanzo scritto a quattro mani con una profonda intesa tra gli autori. Una storia di formazione e riscatto che attraversa quattro decenni di storia torinese e italiana.
Gli Autori Luisella Ceretta è nata a Chieri negli anni del boom economico. Ha conosciuto Maurizio parecchio tempo fa, nelle gite di arrampicata sportiva con gli amici. Si sono ritrovati anni dopo grazie a Facebook. È laureata in Storia Medievale e ha pubblicato alcuni saggi con l’editore Susalibri fra i quali Le donne e la cucina nel Ventennio, che nel 2009 ha vinto il Premio Bancarella Cucina. Ha pubblicato due gialli con Robin e due romanzi, uno di fantascienza e uno per bambini, entrambi con Spunto. Tre racconti sono apparsi in altrettante antologie di Neos edizioni. Questo è il suo primo romanzo scritto a quattro mani. Maurizio Puato è nato a Torino nel 1964. Fotografo, da una decina d’anni svolge “lavori in quota”. Nel 2008 ha esposto nella mostra Sottosopra immagini legate al suo lavoro acrobatico. Nel 2011 con il progetto Cantiere Mole, ha raccontato quando con la sua squadra ha lavorato al restauro della Mole Antonelliana.
Nel 2012 ha pubblicato Quota 167. La Mole come non l’avete mai vista (Espress edizioni, 2012), con le vertiginose immagini oggi al Museo del Cinema e, assieme a Renzo Luzi, ha scalato in arrampicata libera la Mole Antonelliana, per i suoi 150 anni. Due volte finalista nei concorsi del “National Geographics”, nel 2018 ha pubblicato il libro fotografico Cargo. Questo è il suo primo romanzo.

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