Ieri a Carpeneto (AL) la prima riunione del Comitato tecnico scientifico per la tutela della Biodiversità e dei Pronubi

Procede a gonfie vele il lavoro avviato nell’ambito del progetto Oasi fiorite per la biodiversità presentato ufficialmente da Regione Piemonte, in collaborazione con Fondazione Agrion, lo scorso 25 marzo a Torino. In campo si stanno raccogliendo i primi risultati relativi agli inerbimenti dei parchi fotovoltaici e alle attività di sovescio. Ha riscosso grande successo il progetto +Api, sostenuto da Fondazione CRC, in collaborazione con Agrion, e che ha visto il coinvolgimento di ben 198 Comuni nella Provincia di Cuneo che si sono impegnati a realizzare oasi fiorite all’interno del loro territorio. Con la giornata di ieri è stato aggiunto un altro importante tassello: l’insediamento del Comitato tecnico per la tutela della Biodiversità e dei Pronubi, un gruppo di coordinamento a livello regionale che avrà l’importante ruolo di raccogliere e supportare tutte le iniziative volte ad arricchire gli ambienti agricoli e urbani di superfici ricche di fioriture che, in periodi diversi dell’anno, riescano a garantire un ottimo approvvigionamento di alimenti per le popolazioni di questi insetti, indispensabili per l’impollinazione.
Con il progetto Oasi fiorite per la biodiversità e la creazione di questo importante gruppo di lavoro, il Piemonte è infatti la prima Regione a dotarsi di un vero e proprio Comitato tecnico-scientifico per la Biodiversità, con l’obiettivo di costruire nuove progettualità, insieme ai principali attori impegnati su questo tema, condividendo idee e trovando ispirazioni per la creazione di percorsi di sviluppo che favoriscano la tutela e l’attività dei pronubi per la crescita economica e sostenibile del Piemonte. L’impollinazione è uno dei processi chiave nella riproduzione delle piante selvatiche e delle colture che ci garantiscono buona parte degli alimenti di cui ci nutriamo: le api domestiche e selvatiche sono infatti responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta, garantendo approssimativamente il 35% della produzione globale di cibo. Ecco perché la salute dei pronubi non interessa soltanto agli apicoltori, ma anche agli agricoltori.
“Il fenomeno della cosiddetta “moria delle api”, le cui cause non sono del tutto note, desta molta preoccupazione: si tratta di un progressivo indebolimento delle colonie che ne diminuisce la produzione ed in alcuni casi conduce addirittura alla morte di questi insetti” – ha dichiarato il Presidente di Agrion, Giacomo Ballari. “Incide senz’altro l’inquinamento ambientale ed in alcuni casi l’utilizzo anomalo di pesticidi e fitofarmaci, il cambiamento climatico che determina la scomparsa dell’habitat naturale, i periodi di siccità e le gelate anomale che colpiscono le piante impedendo di fornire sempre nuovo nettare e polline alle api. Per salvaguardare la vita degli insetti impollinatori non basta tuttavia limitare i fattori di inquinamento ambientale, è necessario ristrutturare i nostri territori per arricchire le aree urbane e gli ambienti agricoli di spazi fioriti che garantiscano il cibo necessario per la loro sopravvivenza. È proprio da queste considerazioni che è nato il progetto di Regione Piemonte e Fondazione Agrion per la conservazione della biodiversità, nel pieno rispetto degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, e coerentemente con uno dei principi fondamentali introdotto recentemente in Costituzione, quale è la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.
Si tratta di un progetto importante, ambizioso, che deve renderci tutti più consapevoli delle responsabilità che abbiamo nei confronti delle generazioni presenti, ma soprattutto future, a cui il Piemonte ha risposto
immediatamente con un lavoro di ricerca e sperimentazione dedicato.” – ha concluso Ballari.
L’Assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa, ha sottolineato l’importanza dei tanti progetti avviati in questi anni in difesa delle colture, attraverso la collaborazione tra Regione Piemonte – Settore Fitosanitario e servizi tecnico-scientifici e Fondazione Agrion, con il coinvolgimento degli enti pubblici e privati, del mondo universitario ed imprenditoriale. L’insediamento del Comitato tecnico-scientifico per la biodiversità sancisce,
infatti, il ruolo centrale del Piemonte nella ricerca, a favore della sostenibilità ambientale, nella tutela del territorio rurale e degli ecosistemi, temi ai quali devono guardare tutte le filiere agricole, per continuare ad offrire prodotti agroalimentari di qualità Made in Piemonte. Per il raggiungimento di questi obiettivi, resta importante la partecipazione delle diverse realtà presenti a livello locale, come dimostrano i Comuni che hanno aderito all’iniziativa Oasi fiorite ed i soggetti che hanno contribuito alla nascita del Teatro delle Api a Carpeneto. Al tavolo erano presenti
insieme all’Assessore Protopapa anche il Direttore del Settore Agricoltura e cibo di Regione Piemonte Paolo Balocco e il Responsabile del Settore Produzioni agrarie e zootecniche, Gianfranco Latino. Nella giornata, è stato inaugurato presso il Centro ricerche di Carpeneto, il Teatro delle Api, un’oasi fiorita costituita da piante mellifere ed arbusti, in grado di favorire la sopravvivenza di insetti diventati, con la loro diminuzione, il simbolo del degrado ambientale di cui siamo testimoni. L’area sarà destinata per incontri culturali estivi (es. concerti, spettacoli teatrali…) e per scopi didattici, utile a sensibilizzare le nuove generazioni verso il rispetto per l’ambiente, attraverso una conoscenza diretta di ciò che può favorire la biodiversità.
“Ringrazio Soroptimist Alessandria per aver scelto di realizzare l’anfiteatro dei pronubi presso l’area storica di Tenuta Cannona, un dono importante a noi di Agrion ed a Regione Piemonte proprietaria della struttura. La tenuta si trova in
una posizione strategica rispetto ad un bacino di utenza ampio che va oltre l’ambito del Comune di Carpeneto: si propone come punto di richiamo per iniziative che coinvolgono il retroterra alessandrino e ovadese” – sostiene il Presidente di Agrion, Giacomo Ballari. “Il Teatro delle Api tende a sottolineare la valenza attuale che assume la Fondazione, mirata non solo alla prosecuzione dell’attività del passato, ma soprattutto centrata sulla ricerca e sulla sperimentazione, a supporto di un’agricoltura più sostenibile e rispettosa dell’ambiente”.
“La nostra iniziativa – spiega Valeria Moratti, Presidente di Soroptimist Alessandria – nasce nell’ambito di un progetto più ampio “Oasi delle api – Saving bees”, che il Soroptimist International d’Italia ha messo in campo sul territorio nazionale per celebrare lo scorso anno il centenario dell’Associazione, fondata in California nel 1921 da un gruppo di donne che avevano lo scopo precipuo di salvare una foresta di sequoie. Contribuire alla promozione di una cultura ecologica responsabile è quindi alla base dei principi costitutivi di Soroptmist e l’attenzione alla tutela delle api,
sentinelle dell’inquinamento ambientale, è stato un tema che abbiamo approfondito e su cui abbiamo lavorato come club nella ferma convinzione che sia necessario sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica relativamente alla condizione di degrado progressivo e irreversibile in cui versa il nostro pianeta. Abbiamo realizzato pertanto differenti azioni, tra cui un convegno di carattere tecnico-scientifico in collaborazione con Università e Enti pubblici a maggio 2021 presso il Giardino Botanico di Alessandria (peraltro intitolato a una nostra socia fondatrice la pittrice Dina Bellotti); la riqualificazione con piante mellifere di un’area verde extraurbana, limitrofa e afferente alla Cascina Moisa di proprietà di una nostra socia già affiancata a un apiario didattico; la realizzazione di alcuni pannelli in collaborazione con la Città di Alessandria da posizionare in aree verdi con flora spontanea per segnalare e divulgare l’importanza dei  pronubi; la composizione e interpretazione di favole sul tema dei fiori e delle api per la scuola primaria in collaborazione con il laboratorio di scrittura creativa dell’UNITRE di Alessandria e con l’attrice alessandrina Ombretta Zaglio, in distribuzione sul canale Youtube.
Con la realizzazione a Carpeneto, in Tenuta Cannona, di un ‘Teatro delle Api’ si conclude la nostra progettazione sul tema: l’iniziativa nasce da un’idea ambiziosa, che siamo riuscite a realizzare grazie al contributo di un’altra donna
professionista, l’architetta paesaggista Caterina Mandirola, che è quella di creare un’area piantumata a fiori e piante mellifere quale luogo di incontro tra le api e gli esseri umani, da considerarsi progetto pilota e quindi replicabile in altri territori. Il concerto sostenibile del gruppo Stream Of Emozioni in flusso, che verrà offerto al pubblico, vuole proprio evidenziare le potenzialità in questo senso del luogo. Si tratta in sintesi di un’azione di grande impatto visivo, destinata a durare nel tempo e a migliorarsi per la crescita progressiva delle specie arboree piantumate, ma anche di una visione più ampia per recuperi ambientali e paesaggistici che possono richiamare – con un’azione di valorizzazione territoriale – pubblici diversificati e avere continuazione nella realizzazione di aree didattiche per le scuole di ogni ordine e grado. Ringrazio quanti hanno creduto in questo progetto: in primis la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria per il generoso contributo accordatoci, Regione Piemonte, Fondazione Agrion e il Comune di Carpeneto per la fattiva collaborazione, la Camera di Commercio di Alessandria e Asti per il patrocinio all’iniziativa.”

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