Welfare e Trasporti: per i dipendenti regionali metà del costo dell’abbonamento lo pagherà la Regione, novità anche per le famiglie

Torino – Un aiuto concreto a centinaia di famiglie in un momento di grave difficoltà. Si è setta soddisfatta l’assessore al Personale e alla Famiglia dell’iniziativa che permetterà, ai più di 2000 dipendenti regionali, un sostanzioso risparmio sulle spese di trasporto per raggiungere il proprio luogo di lavoro.
A partire dal 1 aprile 2023 a tutti i dipendenti regionali che acquisteranno l’abbonamento annuale al Trasporto pubblico locale tramite la procedura di «Agevolazione al mezzo pubblico di Regione Piemonte» sarà riconosciuto uno sconto pari al 50 per cento, esattamente la metà del costo dell’abbonamento annuale al Trasporto pubblico locale.
Il tutto grazie all’iniziativa di welfare aziendale avviata da Regione Piemonte e al contributo del Ministero della transizione ecologica – MITE. Il costo del 50 per cento non a carico dei dipendenti, infatti, verrà sostenuto al 20 per cento da Regione Piemonte e per il restante dal Ministero per la Transazione Ecologica.
L’iniziativa sarà assicurata anche ai possessori di abbonamento annuale acquistato tramite procedura di “Agevolazione al mezzo pubblico di Regione Piemonte con decorrenza al 01 settembre 2022” (quella che permette, sempre grazie alla sensibilità della Regione, la rateizzazione in busta paga del costo del 50 per cento dell’abbonamento) che potranno interrompere il contratto in corso al 31 marzo 2023 senza aggravio economico o penali e potranno richiedere un nuovo abbonamento annuale con decorrenza al 1 aprile del prossimo anno, sempre pagando la metà.
La procedura di «Agevolazione al mezzo pubblico ed incentivo economico pari al 50% di Regione Piemonte» sarà resa pubblica a febbraio in modo da consentire a tutti i dipendenti di organizzare il proprio acquisto o rinnovo.
Ma le buone notizie, per i dipendenti regionali, non finiscono qui: Il Governo ha infatti stanziato 180 milioni di euro, da destinare alla creazione di un buono da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale o per il trasporto ferroviario nazionale.Le regole sono semplici: il bonus trasporti può esser richiesto solo da chi ha posseduto nel 2021 un reddito personale lordo annuo di massimo 35mila euro. La richiesta va fatta da ciascun interessato per sé o per conto di un minorenne entro il 31 dicembre 2022.
Importante sapere però che chi ha acquistato attraverso la procedura regionale di «Agevolazione al mezzo pubblico di Regione Piemonte», che scadeva il 1 settembre, non potrà aderire a questo sussidio ed usufruire del bonus, semplicemente perché l’acquisto è avvenuto prima della disponibilità del portale nazionale.
Diversa la situazione di chi intende acquistare autonomamente un titolo di viaggio (annuale, mensile o relativo a più mensilità) per servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale e servizi di trasporto ferroviario nazionale: in questo caso il bonus è valido e cumulabile con quello regionale: per usufruirne sarà sufficiente segue la procedura indicata sul portale nazionale, registrandosi alla piattaforma: www.bonustrasporti.lavoro.gov.it e seguendo tutte le istruzioni che verranno impartite.
L’assessore regionale al Personale e alla Famiglia ha evidenziato che in un anno che si preannuncia «caldissimo» e non soltanto per il clima è fondamentale offrire un supporto a chi, per venire a lavorare quotidianamente, è costretto a sostenere spese non indifferenti, che potranno essere dirottate, magari per ammortizzare il previsto aumento dei costi della vita e soprattutto delle utenze di gas ed energia.
Per l’assessore al Personale e alla Famiglia queste agevolazioni dimostrano che quando gli Enti istituzionali – in questo caso Regione e Governo – lavorano in sinergia e nell’esclusivo interesse dei cittadini, i risultati possono arrivare: tangibili e concreti.
Per quanto riguarda il benessere lavorativo e la conciliazione lavoro e cura della famiglia, l’assessore ha annunciato di essere al lavoro,  insieme ai propri uffici, da mesi, per elaborare una serie di misure che aumenteranno significativamente il benessere dei dipendenti, in particolare con un occhio di riguardo verso le donne.

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