Ma i Vigili erano tutti al mare? Diario dell’infernale attraversamento di Albissola in un pomeriggio d’Estate.

Ma come, direte voi, che c’entra Albissola su un giornale di Alessandria? Secondo me c’entra, per il semplice motivo che ora vi dico. A mio avviso, chiunque sia nato e cresciuto ad Alessandria e dintorni e ami soltanto minimamente il mare, ha nel cuore uno o più angoli di Liguria che ama e frequenta. Conosco tantissima gente che ha acquistato un appartamento in Liguria, in passato, e raggiunge quella terra davanti al mare ogni volta che può. Poi, da quando c’è la A26, arrivare ad esempio ad Arenzano è proprio facilissimo: 45 minuti di auto e chiunque può avere il piacere di stare al mare e di passarci una giornata fresca e rilassante. E poi, lo ricordate quel che dice Paolo Conte? Eppur parenti siamo un po’ / Di quella gente che c’è là / Che come noi è forse un po’ selvatica…

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La spiaggia di Celle Ligure

Io di luoghi che amo nella zona tra Genova e Savona ne ho due: Celle Ligure, che mi ha fatto conoscere nel lontanissimo 1987 quella che sarebbe poi diventata mia moglie, e di cui mi sono immediatamente invaghito, e poi Savona, perché ci ha studiato mia figlia all’Università e ci sono stato tantissime volte anche per altri motivi (ad esempio: alla Fortezza del Priamar ci fanno le Opere Liriche, d’Estate, in una corte dall’acustica meravigliosa). Così nulla di strano se mia figlia mi ha proposto di andare a cena a Savona, in un locale ottimo e molto caratteristico, proprio la sera del mio compleanno, pochi giorni fa, il 5 Agosto. E nulla di strano che l’idea mi sia piaciuta moltissimo.

Così prendiamo l’autostrada: è venerdì pomeriggio, c’è traffico, vabbè, ovvio…qualche rallentamento, qualche coda in galleria. Arriviamo all’altezza di Celle Ligure e decidiamo di uscire lì dall’autostrada, così evitiamo ulteriori code nelle gallerie, sempre un po’ angoscianti, apriamo i finestrini, respiriamo l’aria del mare, a senza fratta raggiungiamo Savona. A Celle traffico, sì, ma tranquillo e regolare, si viaggia bene, finestrini giù e via. Ora, scusatemi: faccio un salto temporale, ed eccoci in uscita da Albissola verso Savona e poi a Savona: traffico, sì, ma tranquillo, regolare, si viaggia bene. Arriviamo a Savona, parcheggio senza problemi. Nessun particolare traffico.

Il porto di Savona

Ecco: fra questi due momenti sono passati circa 70 minuti per l’attraversamento di Albissola: un ingorgo infernale di traffico immobile o quasi, esasperante tanto, inquinante tantissimo! Vi faccio notare che Albissola non è una metropoli, ad attraversala tutta con un traffico normale ci si possono mettere circa 10-15 minuti, a dir tanto. E invece…invece siamo andati avanti con terrificante lentezza fra il caldo che aumentava (e naturalmente in quel caos era proibitivo accendere il condizionatore interno), mentre il nervosismo cresceva, la mia auto che in automatico si spegnava in stand by, ma poi dato che si stava troppo fermi, si spegneva e amen (questo avrà parcheggiato, pensava l’auto: intelligente, lei). Così, lentamente si procedeva: mettere in marcia il motore, avanzare tre metri, fermare, si spegne il motore…e allora fermarsi a guardare e a brontolare. Un poco più avanti ci sta un autobus, tutti con la mascherina, poveracci; due signore subito davanti a noi che dopo mezz’ora girano l’auto e se ne tornano indietro…dove andranno? Mah? Visi stravolti tutto intorno. Ad un certo punto scoppia un concerto di clacson, non ne possiamo più…si, lo so, fatica inutile, ma quando è troppo è troppo, i nervi saltano e si istupidisce un po’.

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Centinaia e centinaia di auto imbottigliate sull’Aurelia nella direzione di Savona, è passata quasi un’ora e ben poco si è mosso. Nel frattempo il giorno si è trasformato in sera: telefoniamo al ristorante, avvertiamo che siamo in notevole ritardo, e scopriremo poi che non siamo stati gli unici: un bel po’ dopo il nostro arrivo al ristorante è arrivata gente che era uscita da poco da quell’inferno. La cosa forse più esasperante è non capire il perché di un ingorgo così massivo. Poi, con infinita lentezza, arriviamo in un punto di Albissola e improvvisamente mi è chiaro ogni perché: perché li c’è una rotonda dove confluisce, in un caos assoluto e pericoloso, tutto il traffico in arrivo dall’Aurelia, e tutto il traffico che arriva dal Casello Autostradale di Albissola e dalla strada del Sassello!

E, soprattutto: lì non c’è nessun Vigile Urbano (o altra forza qualunque di Polizia Stradale) che dia una mano per smaltire il traffico con cura ed intelligenza!!! Né lì né altrove, ad esempio nei semafori assurdamente disseminati su un percorso che non si poteva percorrere affatto.

Povera Albissola. Pensate di avere lì un appartamento, un locale, un bar, su quel pezzo di pazza Aurelia, pensare che avreste più o meno la qualità della vita che avreste abitando sulla tangenziale fra Milano e Busto Arsizio. Inquinamento ambientale spaventoso, tra il rumore continuo di camion, auto, autobus, le grida disperate dei clacson, fra i fumi delle auto ed il calore emesso dalle migliaia di motori accesi che arrancano lungo quella striscia d’asfalto…quando, non dico per risolvere completamente, ma almeno per mitigare assai il tutto basterebbero 4 o 5 Vigili Urbani e un po’ di buona volontà!!??!! Qualcosa non va, ad Albissola, lo dimostra con tutta evidenza il fatto che, come prima ho precisato, sia a Celle che a Savona, il traffico era tranquillo ed era regolare.

Vabbè, forse i Vigili erano tutti al mare, e il Sindaco stava con loro. Auguri, Albissola, con tutto il cuore.

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