“Effetto Barosini”: le spese per la Presidenza del Consiglio passano da 2.800 a 10.000 euro

I primi passi della Giunta Abonante continuano a suscitare parecchie perplessità.

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Uno di questi provvedimenti, a dir poco discutibili, riguarda la variazione, in sede di delibera di assestamento del bilancio, di un capitolo che viene implementato, ossia aumentato, riguardante le spese per la Presidenza del Consiglio, portato a 10.000 euro.

Nella precedente gestione, a guida centrodestra, il capitolo era stato stanziato per 2.900 Euro.

Abbiamo chiesto un commento a Cinzia Lumiera, presidente della Commissione Bilancio nel Comune di Alessandria: “Nel nostro bilancio, sempre attento ad evitare ogni forma di pressione fiscale sugli alessandrini, lo stanziamento era di 2.900 Euro, ma era stato impegnato (ossia speso) per 2.800 euro, a dimostrazione che neanche l’intera cifra era servita”.

E non si può certo dire che l’allora titolare dell’ufficio, Emanuele Locci, sia stato inattivo.

Con questa variazione, per le spese della Presidenza del Consiglio viene ora previsto un aumento a carico delle casse del Comune di 7.200 euro, più del triplo.

In tempi di necessario contenimento della spesa pubblica, è veramente un brutto segnale.

Da una parte la Giunta Abonante aumenta l’IRPEF a carico dei cittadini, dall’altra incrementa le spese per la Presidenza del Consiglio.

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Guarda caso, quest’ultima è andata a Giovanni Barosini con cui, a detta degli interessati, non ci sarebbe stato nessun accordo pre-ballottaggio da parte del centrosinistra.

Come diceva Andreotti, però, “a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca.”

 

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