Tornano in chiesa i candelieri rubati a San Michele

ALESSANDRIA – È stata una vera e propria sorpresa anche se Mons. Ivo Piccinini l’aveva auspicata comunicando a chi avesse potuto vedere qualcosa di avvertire le autorità. Così è avvenuto, come se fosse stata una preconizzazione.

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Stamane, al termine di una trasmissione radiofonica, il parroco di San Michele ha come al solito raggiunto il circolo ACLI annesso alla Chiesa e lì ha trovato ad attenderlo due agenti del Servizio autonomo di Polizia Municipale, Ispettori Ambientali, Fulvio Barzizza (coordinatore) e Claudio Trevisan, che gli hanno comunicato di aver ritrovato uno dei tre candelabri recentemente rubati in Chiesa nel sobborgo alessandrino.

Mons. Ivo Piccinini ha accolto con gioia la notizia, chiedendo informazioni sul ritrovamento: il candelabro è stato individuato su segnalazione dagli Ispettori ambientali in un fosso nei pressi di Alessandria. Riconsegnato il manufatto, che appariva funzionante, ma forzata la cassettina delle elemosine, si è subito proceduto a ricollocarlo ai piedi della statua di San Michele Arcangelo da dove era stato trafugato.

Si ricorda che i candelabri sottratti in modo sacrilego dal luogo di culto sono donazioni di fedeli e quindi hanno un deciso valore affettivo, oltreché consentire di effettuare un’offerta, che, si sa benissimo, il parroco di San Michele destina volentieri a chi meno ha.

Un plauso dunque agli Ispettori ambientali, un servizio istituito da oltre una decina d’anni e che si rivela molto utile per ridare un sorriso alla città. A ciò si aggiunga la felicità dei fedeli nel vedere riposizionato almeno uno dei candelabri rubati. E ora si accende la speranza per i ritrovamenti futuri.

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