Casale Monferrato, PD: “Bando per gli aiuti una corsa contro il tempo? Perché si è preferito fermarsi a 300 mila euro anziché 600 mila?”

CASALE MONFERRATO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Circolo e gruppo consiliare del Partito Democratico di Casale Monferrato in merito agli aiuti legati al coronavirus.

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L’iter proposto dal Comune per i fondi in aiuto alle attività economiche e sportive sembra una vera e propria corsa contro il tempo. Il bando pubblicato il 3 dicembre si chiude già il 13: dieci giorni nel quali cadono due weekend e la festività dell’8 dicembre.

Non proprio una passeggiata per chi segue la burocrazia di attività e società sportive, che dopo un anno devastante sotto il profilo economico vogliono avere le carte in regola per accedere ai contributi fino ad un massimo di 1000 o 500 euro.

È vero che il momento è difficile, ma il tempo davvero poco e forse per aumentare la platea dei partecipanti si sarebbe potuto arrivare ad una scadenza almeno fino a fine mese. Non vorremmo pensare che con tempi più ampi ed un aumento delle richieste l’Amministrazione si sarebbe trovata di fronte ad un numero troppo alto di richieste e che i fondi stanziati sarebbero risultati poca cosa.

In questi giorni sul tema delle risorse stanziate abbiamo assistito ad una propaganda davvero becera. Diciamolo chiaro e tondo, dopo le assurde strumentalizzazioni che occupano ancora le pagine dei giornali, dall’opposizione non è venuto nessun ostacolo ad aiuti per la crisi, semmai reiterate proposte perché quei 300 mila euro potessero addirittura essere raddoppiati. Portare la cifra a superare il mezzo milione di euro, non solo era possibile (utilizzando soldi non spesi e ricevuti dallo Stato, evitando un accantonamento inutile a fine anno del fondo di riserva, rinunciando a progetti fermi come la videosorveglianza, risparmiando un poco sulle luminarie …) ma avrebbe dato il senso di una misura all’altezza della gravità del momento, iniziando anche a focalizzare aiuti diretti ai privati cittadini, che erodendo progressivamente i propri risparmi iniziano a fare i conti con lo spettro della povertà.

Peccato che Riboldi si accontenti di una buona comunicazione piuttosto che ascoltare le proposte che arrivano da mesi dalla minoranza. Noi continueremo a farle con responsabilità e per amore della nostra comunità.
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