Cimiteri di Alessandria: tutti i dubbi sulla gestione “privata”.

Proprio nei giorni in cui sono stati documentati gravi episodi di incuria e mancanza di manutenzione nelle strutture cimiteriali alessandrine, l’amministrazione di centro sinistra ha messo in atto una procedura di modifica dei regolamenti comunali che si riferiscono alla gestione dei cimiteri e del servizio necroscopico che ha già suscitato molto polemiche.
Come qualcuno ricorderà, nel 2022 l’allora Amministrazione Comunale, dopo un lungo e, per certi versi, estenuante procedimento, aveva affidato in concessione per 20 anni la gestione dei cimiteri comunali (13 oltre a quello urbano) ad un gruppo di imprese che avevano a suo tempo fatto la proposta di partenariato pubblico – privato per farsi affidare tale servizio.
Sono passati 2 anni dalla concessione e dall’avvio della nuova gestione e la situazione pare non essere in linea con i presupposti dell’affidamento.
Il Comune, in allora, firmò un contratto che prevedeva, a carico del concessionario, non solo la gestione dei servizi cimiteriali, la manutenzione dei cimiteri ma anche alcuni investimenti per la messa in sicurezza dei fabbricati, la bonifica dall’amianto delle coperture e, soprattutto, la costruzione di nuovi loculi, dato che alcuni cimiteri già in allora risultavano molto carenti.

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E cosa è stato fatto di tutto questo????

NULLA, a parte la vendita di numerose concessioni e gli incassi a beneficio del nuovo gestore.
Ma andiamo con ordine
Nel 2019 un consorzio capitanato dalla MISERICORDIA propone al Comune di prendersi tutti i Cimiteri, e formula una proposta che l’Amministrazione Comunale accoglie e pone a base di gara.
Nella proposta di riorganizzazione del nuovo servizio, il Comune prevede di riallocare in altri servizi i tecnici e gli operai che operavano, in allora, presso il Cimitero e stabilisce alcune priorità di intervento per la messa in sicurezza e riqualificazione dei cimiteri comunali, anche con la realizzazione di alcune aree a parcheggio in cimiteri che ne erano sprovvisti.
Poi arriva il COVID, e con esso la sospensione della procedura, e tutti ricordiamo a quali pressioni fu sottoposto anche quel servizio, gestito direttamente dal Comune, che fece fronte in modo encomiabile non solo ai propri doveri, ma dando la massima collaborazione all’Ospedale cittadino, per dare un ricovero alle troppe salme delle persone che ne erano state colpite.
Nel 2021 si arriva finalmente all’aggiudicazione dell’appalto all’unico soggetto che si propone e che è costituito dalla Misericordia ed altri 2 partner, tra i quali una nota azienda edile alessandrina.
Numerose difficoltà emergono subito dopo e solo a febbraio del 2022, il raggruppamento costituisce una apposita società denominata “Cimiteri Alessandrini” per la gestione del nuovo contratto e così il Comune riesce finalmente a consegnare il servizio e riallocare il personale rimasto fino ad allora a garantire le attività cimiteriali.
Viene consegnato al Comune e ai tecnici a suo tempo responsabili un cronoprogramma dettagliato di tutti gli investimenti previsti, da realizzarsi entro i primi 2 anni, quindi entro la fine del 2023.
Poi l’Amministrazione Comunale cambia, con la nuova gestione cambiano i soggetti responsabili di supervisionare e gestire il nuovo contratto di concessione (sostituendo sia l’allora dirigente ai LLPP con il subentrante, che, successivamente, il funzionario nominato Direttore della Esecuzione del Contratto (che aveva una esperienza ventennale in materia) mettendo) a gestire questo complesso contratto un architetto del Settore che di esperienza non ne aveva.
Perché in questi 2 anni nessuno dei due soggetti responsabili ha richiamato l’azienda che gestisce i cimiteri a realizzare gli investimenti previsti e che essa stessa aveva proposto per prendere in gestione i cimiteri con il già citato cronoprogramma?
Quali sono le motivazioni?
E’ stato rispettato il contratto?
Nel frattempo l’azienda edile alessandrina che faceva parte della cordata di gestori se ne va (sbattendo la porta a quanto ci risulta) e numerosi disservizi sono stati segnalati (addirittura una inumazione interrotta a metà dagli operai della ditta perché era scattata l’ora della pausa pranzo).
E il Comune adesso cosa fa: una delibera in cui modifica le regole del gioco, rendendo possibile il riutilizzo delle strutture in concessione perpetua, così da consentire il riutilizzo di loculi esistenti e quindi evitare la realizzazione di nuove strutture
E per di più prende atto (invece dovrebbe espressamente autorizzare) l’ennesimo cambio societario.
E gli obblighi contrattuali???
E come è possibile cambiare le condizioni dopo che il servizio è stato affidato sulla base di altri presupposti?
Quanti altri operatori del settore avrebbero potuto fare una offerta migliore se già in sede di gara fosse stata concessa questa opportunità?
Ed i tecnici cosa dicono in proposito???
Abbiamo saputo di sopralluoghi ed incontri presso cimiteri dei sobborghi in condizioni disastrose, con tanto di presenza di assessori, consiglieri di maggioranza e di minoranza, oltre alla funzionaria comunale preposta.
A voler pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca
E qui viene da pensare che si stanno svuotando i loculi dei cimiteri ed alla fine il Comune si ritroverà con 14 strutture ancora più vecchie e malconce di quando le aveva consegnate e senza altre concessioni da vendere (e quindi nuove entrate), dovendo ricostruire da zero un servizio che non c’è più ed investendo risorse di cui non dispone per costruire le nuove strutture che questo concessionario, dopo averle promesse e garantite con un contratto di appalto, ora non vuole più fare.
La pulizia e manutenzione dei cimiteri, così come quelle delle strade, delle aree verdi e della illuminazione pubblica, sono sempre state il termometro per misurare lo stato di salute delle amministrazioni comunali.
E allora viene purtroppo da pensare, dopo queste ultime notizie, che la febbre sia così alta da far pensare al peggio.

 

 

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