Sanremo: il talento di John Travolta  ridotto ad un triste ballo del “qua qua”

Una volta detto che ha le sue origini italiane ( il nonno era siciliano ) come si fa a ridurre il talento di John Travolta  ad un ballo del “qua qua” dell’americana Romina Power ? Nel 1981 faceva divertire ma oggi l’unico gesto dignitoso è stato il rifiuto di Travolta di indossare il becco/cappello arancione.
John che  deve attendere Amadeus  che si toglie e rimette le scarpe, che raggiunge Fiorello all’esterno dell’Ariston per sentire balbettare in inglese quando all’interno del Testro una bravissima Giorgia, con un inglese scorrevole,  avrebbe reso interessante la presenza dell’attore americano amato per  i grandi ruoli interpretati soprattutto dopo quella “febbre del sabato sera”.  Ci spiace ma è stata una caduta di stile che ha aumentato la noia di una serata che ha avuto solo slancio nei cantanti presentatori e nella classe musicale di Giorgia.
Imperdonabile non aver utilizzato Travolta per una testimonianza davvero particolare con magari il racconto non delle sofferenze personali ed i suoi lutti ma di quella volta che prese il suo aereo per portare sull’isola di Haiti  aiuti per le vittime del terremoto, e medici .  Il Boeing 707 pilotato dall’attore statunitense era decollato dalla Florida con a bordo 4 tonnellate di razioni alimentari e medicinali per i superstiti del sisma del 12 gennaio 2010 e allora c’era ancora sua moglie  Kelly Preston.

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foto da: quotidiano.net

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