Consiglio Comunale di Alessandria: la Presidenza del Consiglio non convoca i Revisori (OREF) e il bilancio non si può discutere

Colpo di scena al Consiglio Comunale di Alessandria del 13 dicembre, quello successivo alla gazzarra provocata dal Sindaco Abonante coi suoi insulti agli esponenti dell’opposizione.
Il bilancio di previsione 2024/2026 non si è potuto nè discutere, nè approvare in quanto la Presidenza del Consiglio non ha provveduto a convocare il Collegio dei Revisori dei Conti (per la precisione OREF, Organismo di Revisione Economico Finanziaria). Un documento non certo marginale, ma fondamentale per delineare il futuro della città e quindi meritevole della massima considerazione.
Invece, nelle due ore scarse  di Consiglio, una e mezza se ne è andata per due interpellanze (di cui una scaturita da un articolo di Alessandria24.com) e per (udite, udite!) inaugurare l’albero di Natale, mentre solo gli ultimi quindici minuti sono stati dedicati all’esposizione del bilancio di previsione, senza discussione e senza voto.
Dimenticanza o errore?
Il Presidente del Consiglio Giovanni Barosini, confermando l’omessa convocazione, ha fornito una giustificazione veramente poco credibile e ancor meno convincente: “mi aspettavo che la discussione del DUP (avvenuta nella seduta del giorno precedente) si sarebbe protratta… avevamo previsto di discutere nei prossimi consigli”. Un modo piuttosto singolare di organizzare i lavori del Consiglio e che non pare trovare rispondenza nel relativo regolamento.
Secondo le opposizioni, invece, si tratta di una gravissima omissione, una irregolarità particolarmente rilevante dal momento che nell’ufficio della Presidenza del Consiglio opera personale di ” Elevata qualificazione”.
Quindi, una seduta di Consiglio quasi inutile: “ci accusano di fare ostruzionismo, ma evidentemente la maggioranza di centrosinistra si fa ostruzionismo da sola”, è stato il commento più ricorrente nei banchi del centrodestra.
Secondo alcune indiscrezioni, anche all’interno della stessa maggioranza l’accaduto avrebbe suscitato grossi malumori nelle file del Partito Democratico.
Certi incidenti di percorso, in vista della campagna elettorale per le elezioni della primavera prossima, non contribuiscono certo a rasserenare i rapporti all’interno della coalizione.

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