Associazione Culturale LiberaMente-Laboratorio di Idee: lunedì 18 dicembre Fabrizio Priano incontra il giornalista Fausto Biloslavo al Castello di Macello (TO)

Torino – Lunedì 18 dicembre, alle 21 nella Sala del Leone del Castello di Macello, provincia di Torino, si terrà un nuovo appuntamento a cura dell’Associazione Culturale LiberaMente – Laboratorio di Idee. Fabrizio Priano, presidente dell’Associazione, dialogherà con il giornalista Fausto Biloslavo.
Fabrizio Priano, Presidente dell’Associazione commenta: ”Fausto Biloslavo è certamente uno dei cronisti di guerra più famosi e importanti a livello internazionale. Il tema purtroppo è attualissimo perché sono aperti nel modo più scenari di guerra e poterne parlare con un protagonista del giornalismo “dal fronte” è certamente un privilegio che avranno tutti coloro che parteciperanno alla serata. Un grande piacere ed anche un grande onore, organizzare questa presentazione all’interbo del prestigioso Castello di Macello”.
Fausto Biloslavo (Trieste, 13 novembre 1961) è un giornalista italiano. Si diploma all’Istituto nautico di Trieste, poi si iscrive alla locale università, dove consegue la laurea in scienze politiche. Agli inizi degli anni ottanta sceglie la strada del giornalismo, dopo avere militato, a 17 anni, e per un breve periodo, nel Fronte della Gioventù di Trieste.
Nel 1982 segue la guerra del Libano come fotografo freelance. Un anno dopo, insieme ai colleghi Almerigo Grilz e Gian Micalessin, due giornalisti anche loro vicini alla destra triestina, fonda l’Albatross Press Agency, agenzia di stampa che collaborò con Panorama ed il TG1, Avvenire, L’Europeo, Gazzetta Ticinese ed il Sunday Times, realizzando servizi in aree del mondo interessate da eventi bellici, di guerriglia o rivoluzionari.
Nel 1987, nel contesto dell’invasione sovietica, viene arrestato in Afghanistan dalle truppe governative filo-sovietiche, alla fine di un lungo reportage con i mujaheddin del comandante Aḥmad Shāh Masʿūd. Rimane in carcere per sette mesi, riuscendo a rientrare in Italia solo grazie all’intervento diretto del presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
All’inizio degli anni novanta è inviato in Jugoslavia, dove segue gli eventi in corso che porteranno alla secessione di Slovenia, Croazia, Bosnia e Kosovo.
Sempre negli anni novanta Biloslavo si è occupato più volte anche dei massacri delle foibe pubblicando diversi articoli su il Giornale Nuovo, su Il Borghese ed Epoca.
Prima di affrontare l’assedio di Sarajevo conosce Cinzia, triestina, divenuta poi sua compagna di vita. Nel 1997 si reca nella Cecenia sconvolta dalla prima guerra, dove contribuisce alla liberazione del fotografo Mauro Galligani, rapito da una banda locale. Nel 1999 si sposa con Cinzia. Dall’unione nasce la figlia Beatrice. Con la sua famiglia vive a Trieste, città dove torna sempre alla fine di ogni servizio.
Nel 2001 è uno dei primi giornalisti ad entrare a Kabul al seguito delle truppe occupanti statunitensi e nel 2003 segue le truppe anglo-americane nella guerra contro l’Iraq fino alla caduta del regime di Saddam Hussein. Nel 2011 è l’ultimo giornalista italiano ad intervistare il colonnello Gheddafi prima dell’aggressione della NATO contro la sua nazione e del suo conseguente assassinio.
Fausto Biloslavo lavora per il Giornale e collabora con varie testate come Panorama, TG5, Studio Aperto, TGcom24, Sky TG24. Dal 2013 Biloslavo ha partecipato alla fondazione del sito di crowdfunding “Gli Occhi della Guerra”.
Nella sua carriera ha collaborato inoltre con NBC, CBS, Norddeutscher Rundfunk, TS[non chiaro], Time, Life, L'Express, Insight, Rai, Canale 5, Italia 1, Rete 4, Corriere del Ticino e altre testate minori.
Nel 2022, è il corrispondente del TGcom24 a Kiev nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina.

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