Si improvvisa giustiziere e ferisce gravemente due spacciatori: arrestato autore di duplice tentato omicidio

Alessandria – Un cinquantaseienne è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Alessandria per detenzione di armi da fuoco clandestine e alterate, a carico del quale, in sede di convalida, è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare anche per il tentato omicidio di due cittadini africani a Tortona.
I fatti risalgono allo scorso 10 aprile.
I Carabinieri di Tortona erano intervenuti presso l’abitazione di due cittadini africani a seguito di una segnalazione al 112 per colpi di arma da fuoco. Giunti sul posto, avevano trovato sulla strada un ventitreenne guineano con una profonda ferita al ginocchio destro, verosimilmente causata da un colpo di arma da fuoco. Immediatamente soccorso, il giovane era stato trasportato al Pronto Soccorso di Tortona, dove gli erano state riscontrate ulteriori lesioni da arma da taglio sul collo e sulla schiena. All’ospedale era arrivato anche un trentunenne ghanese, anch’egli con una ferita di arma da fuoco al mento.
Sulla scorta delle prime indagini, eseguite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Alessandria, con il supporto dei colleghi tortonesi, era stato appurato che i due feriti abitavano nell’appartamento dove erano stati segnalati gli spari ed erano stati feriti con colpi di arma da fuoco nella medesima circostanza, come in parte confermato dal rinvenimento di alcuni bossoli di pistola calibro 7,65 e delle vistose
tracce ematiche presenti sul pavimento.
Le immediate indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo si erano indirizzate nell’ambiente degli stupefacenti, dato che sul luogo del delitto era stato trovato anche un discreto quantitativo di hashish suddiviso in panetti, ritenendo plausibile che l’evento fosse riconducibile a questioni sorte nell’ambito dello spaccio locale. Erano state eseguite nella stessa notte dell’evento diverse
perquisizioni nei confronti di soggetti legati all’ambiente, sequestrando ulteriore stupefacente, sebbene non direttamente riconducibile alla sparatoria avvenuta nell’appartamento.
Nei giorni successivi all’evento, il ventitreenne era stato poi trasferito al CTO di Torino in coma farmacologico, dove si era resa necessaria l’amputazione della gamba per le gravi ferite riportate, mentre il trentunenne era stato ricoverato presso la terapia intensiva di Alessandria e sottoposto a intervento chirurgico per l’estrazione dal mento del proiettile, dimesso poi alcuni giorni più tardi.
In seguito ad approfondite indagini era stato individuato un cinquantaseienne italiano, da poco trasferitosi in provincia, con il quale una delle vittime aveva amici in comune.
Ritenuto che l’uomo potesse essere l’autore del duplice tentato omicidio, i Carabinieri, su autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, hanno così proceduto a una perquisizione presso l’abitazione dell’uomo, con l’ausilio di unità cinofile, rivenendo un fucile a canne mozze con matricola abrasa, una pistola calibro 7,65 non censita e due coltelli di tipo militare, compatibili con le armi usate per il fatto di sangue.
All’interno dell’abitazione erano presenti anche una paletta di segnalazione della “Polizia di Stato” con matricola abrasa e un discreto quantitativo di munizioni per le armi rinvenute, una delle quali, la pistola, risultava carica e pronta all’uso.
Tratto in arresto, l’uomo, a seguito dell’interrogatorio di garanzia davanti al G.I.P., ha alla fine confessato di essere l’autore del ferimento dei due cittadini africani e di avere agito per un presunto senso di giustizia a fronte del dilagare della criminalità, ritenendo i due responsabili dello spaccio di droga sul territorio, anche a minori.
L’Autorità Giudiziaria, concordando pienamente con le risultanze investigative dei Carabinieri e con la confessione del cinquantaseienne, ha quindi emesso una misura cautelare in carcere in ordine alla detenzione illegale delle armi e al duplice tentato omicidio.
Dalla ricostruzione degli eventi, il cinquantaseienne si era presentato a casa delle vittime, qualificandosi come appartenente alle Forze dell’Ordine, esibendo la paletta della “Polizia di Stato” sequestrata e, una volta all’interno dell’appartamento, aveva sparato con la pistola colpendo al mento il trentunenne che era riuscito a fuggire scappando dalla finestra. Imbracciato il fucile a canne mozze, aveva poi sparato a bruciapelo al ventitreenne, colpendolo al ginocchio solo grazie alla reazione istintiva della vittima, che aveva abbassato l’arma evitando che il colpo lo centrasse al corpo.
Nonostante la grave ferita, il ventitreenne aveva tentato la fuga ma era stato raggiunto in strada dall’aggressore che lo aveva colpito ripetutamente al collo e alla schiena con un coltello, prima di dileguarsi.
Arrestato dai Carabinieri, il cinquantaseienne si trova oggi in carcere in attesa di giudizio.
La parallela attività di indagine, che ha preso il via per il ritrovamento di hashish nell’appartamento delle vittime, ha portato alla contestazione a carico del ventitreenne guineano del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, attività protratta nel tempo sul territorio tortonese da almeno un anno.

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