Coldiretti Alessandria: “Filiera legno: bene approvazione DL Asset per semplificare le norme sui tagli colturali”

Alessandria – L’approvazione dell’emendamento al DL Asset per la deroga all’autorizzazione paesaggistica per le operazioni boschive ordinarie costituisce un primo importantissimo passo verso la sburocratizzazione in campo forestale.
La semplificazione delle procedure consente di considerare come tagli colturali gli interventi selvicolturali autorizzati dalla normativa senza necessità dell’autorizzazione paesaggistica, in precedenza richiesta dal codice dei bene culturali e del paesaggio.
E’ quanto commenta Coldiretti Alessandria nell’esprimere soddisfazione dopo essersi fatta portavoce della necessità di modificare un vincolo normativo ormai datato, così da superare inutili ostacoli di carattere meramente amministrativo vista l’importanza della filiera foresta-legno in Piemonte.
“L’emendamento è stato voluto e fortemente supportato da Coldiretti: un risultato ottimo che ci dà la forza e la convinzione necessaria per continuare sulla strada giusta indirizzata verso la sburocratizzazione del settore nel pieno rispetto delle prerogative ambientali ma con un occhio di riguardo agli aspetti operativi ed economici degli imprenditori della foresta – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. I boschi rimangono protetti tanto quanto prima, semplicemente non occorrerà aspettare mesi e compilare inutili carte per vedersi approvato un intervento selvicolturale già sottoposto a leggi, regolamenti e spesso anche a vincoli ambientali specifici”.
Si è scritto un capitolo importante a tutela del mondo forestale, che contribuisce al mantenimento  delle popolazioni rurali e montane, e che si basa su tecniche caratterizzate da alta sostenibilità ambientale che garantiscono servizi ecosistemici in favore delle comunità e dei territori, che gestisce una risorsa rinnovabile e strategica per contribuire al miglioramento del clima e dell’atmosfera, che garantisce il mantenimento di un qualificato paesaggio inteso come frutto della stretta relazione tra componenti naturali ed antropiche in chiave culturale, che è già gravato di numerosi altri vincoli che ne fanno un caso unico in Europa (vincolo idrogeologico su la quasi totalità dei boschi, ecc.).
In Piemonte ci sono quasi 1 miliardo di alberi e sono presenti 52 specie arboree e 40 specie arbustive con una grande variabilità di composizione e struttura. E’ la regione, che a livello nazionale, ha la più ampia superficie forestale arborea con circa 1 milione di ettari, ovvero il 38% del territorio, di cui i boschi coprono 932 mila ettari: la provincia di Alessandria ha una superficie forestale pari a 123.607 ettari suddivisa tra 114.711 di bosco e 8.896 ettari di arboricoltura da legno.
“Sono state accolte le sollecitazioni di Coldiretti con l’obiettivo di garantire un sostegno alle imprese boschive e forestali, agevolando gli interventi di ordinaria amministrazione che, così, possono essere attuati senza ulteriori passaggi amministrativi, pur nel rispetto della normativa vigente – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Oggi è ancora più fondamentale il lavoro di gestione e pulizia dei boschi, determinante per l’ambiente e la sicurezza della popolazione. La guerra ha messo sotto gli occhi di tutti, oltretutto, la necessità di aumentare le risorse energetiche interne; per questo puntare sulla filiera del legno nazionale, attraverso specifici accordi, garantirebbe maggiore sicurezza nell’approvvigionamento portando nello stesso tempo al vantaggio di uno sfruttamento responsabile e sostenibile del bosco con salvaguardia essenziale del territorio, oltre alla creazione di nuovi posti di lavoro”.

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