Alessandria: cronaca di un pestaggio ai Giardini della Stazione, regno dell’illegalità

Mentre qualche esponente della Giunta Comunale di Centrosinistra di Alessandria, che evidentemente non conosce la realtà della città che amministra, propone “meno divieti per tornare a vivere davvero i giardini della stazione”, la cronaca si propone immediatamente di smentire simili ameni libri dei sogni.
Ecco il racconto di alcuni nostri lettori.
Sono circa le ore 17,30 di lunedì 18 settembre.
Una coppia (lui dalle fattezze maghrebine) discute animatamente con un ragazzo di colore (il politicamente corretto vieta di definirlo negro) nel marciapiede dei giardini della stazione su Corso Crimea, all’altezza dei due frequentatissimi bar.
Le urla si sentono fino all’altezza del giornalaio all’angolo con Piazza Garibaldi, finché la discussione pare avere termine.
La coppia si allontana, percorre corso Crimea, svolta davanti all’edicola (non senza che il maghrebino calpesti l’espositore dei giornali appena trascinato a terra dal vento) e si dirige verso viale della Repubblica.
A questo punto, il “ragazzo di colore” si mette all’inseguimento e raggiunge i due in Viale della Repubblica: inizia nuovamente un’animatissima discussione e i tre, in men che non si dica, vengono alle mani.
A questo punto, attirati dalle urla, a dar man forte alla coppia arrivano alcuni dei nullafacenti, chiaramente nordafricani anche loro, che parcheggiano sulle panchine alla faccia dei divieti che si vorrebbero abolire.
Sono almeno in tre a dar man forte ai due fidanzatini e che incominciano a picchiare il giovane di colore che cade al suolo e viene ripetutamente e pesantemente colpito anche dopo essere caduto a terra.
La ragazza coinvolta si allontana un attimo dal gruppo, afferra un ramo, torna e incomincia anche lei a bastonare il ragazzo a terra.
Fieri del loro operato ad un certo punto i nordafricani desistono e restano a chiacchierare in zona, mentre la vittima dell’aggressione torna sui suoi passi e si dirige verso Corso Roma, chiaramente agitato e con evidenti escoriazioni.
Anche in questo caso sembra tutto finito, ma non è così.
Dopo pochi minuti costui torna verso Viale della Repubblica, dove ancora sostano indisturbati i maghrebini, ma, colpo di scena, in mano brandisce 5 o 6 coltelli.
Si scoprirà in seguito che, nel frattempo, il ragazzo era entrato, in stato di alterazione e con atteggiamento pesantemente minaccioso, al Bar Europa, sotto i portici di Corso Roma, dove si era impadronito dei coltelli, approfittando ovviamente del terrore dei camerieri del locale.
Coi coltelli in mano costui si dirige di corsa verso il gruppo dei suoi “antagonisti” che, alla vista dei coltelli pensano bene di darsela a gambe.
A quel punto, finalmente, arriva una pattuglia dei Carabinieri che immobilizza in via Savona l’uomo armato  il quale, pur continuando a dare in escandescenze, viene bloccato e caricato in macchina. Gli altri partecipanti al pestaggio si sono tranquillamente dileguati.
Il tutto è durato circa venti minuti, nonostante molti dei passanti, tanto allarmati quanto increduli, avessero avvertito le forze dell’Ordine: ovviamente, non essendoci un presidio sul posto, essendo in corso altri interventi, il tempo è trascorso inesorabile e solo il caso ha fatto sì che nessuno abbia riportato lesioni rilevanti.
La rissa si è comunque svolta nella più assoluta impunità, coi protagonisti che non si sono certo preoccupati della presenza di anziani e bambini o del fatto che si era ancora in piena luce.
Questa è la realtà dei giardini della stazione dove la violenza e lo spaccio regnano impuniti.
Altro che abolire i divieti, l’unico deterrente è la presenza costante di Agenti e telecamere.

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