AO AL, didattica e ricerca a supporto della clinica al Borsalino: a parlarne in vista dell’open day del 15 e 16 settembre il Prof. Marco Invernizzi

Alessandria – Tecnologia al servizio della riabilitazione. Il Borsalino Day, in programma il 15 e il 16 settembre, sarà l’occasione per scoprire i passi in avanti che il centro di riabilitazione dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria sta compiendo grazie alla sinergia tra specialisti che vede coinvolta anche l’Università del Piemonte Orientale. La due giorni dedicata a “Il nuovo umanesimo in riabilitazione”, inizierà il 15 settembre con un evento di taglio scientifico e istituzionale per poi proseguire il 16 settembre, dalle 10,00 alle 13,00, con l’apertura al pubblico della struttura all’insegna dello sport e delle Medical Humanities.
«L’Ospedale Borsalino è una eccellenza, un luogo suggestivo se consideriamo il contesto, unica per competenze professionali e cliniche». Le parole sono di Marco Invernizzi, classe 1981, che dal novembre del 2020 è alla guida del Corso di Laurea in Fisioterapia che l’Università del Piemonte Orientale (UPO) ha attivato all’interno del Centro riabilitativo.
Corso di laurea, scuola di specialità, supporto alla clinica. I progetti in campo sono molti e l’evento del Borsalino Day contribuirà a farli conoscere al grande pubblico. Uno dei questi è quello che vede protagonista il Laboratorio integrato di Intelligenza Artificiale e Informatica in Medicina, che fa parte dei Laboratori di Ricerca afferenti al DAIRI, il Dipartimento Attività Integrate Ricerca Innovazione, diretto da Antonio Maconi, che ha come obiettivo lo sviluppo di nuovi percorsi per una migliore e più precisa cura dei pazienti.
Attualmente il laboratorio sta sviluppando device indossabili, mobile app e cloud computing a supporto della medicina, come ricorda Massimo Canonico, professore di Informatica del DiSIT, il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’UPO, diretto da Leonardo Marchese: «Stiamo usando queste tecnologie – spiega Canonico – in tre sperimentazioni: una su persone fragili, una su persone anziane che vivono a casa da sole o ospiti in Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) e una su persone che stanno svolgendo riabilitazione motoria. Tre aspetti molto importanti in cui l’informatica e l’intelligenza artificiale, utilizzando in questa prima fase di ricerca dati raccolti in forma anonima e aggregata, possono essere di supporto concreto alla medicina».
«Lo sviluppo della telemedicina e della teleriabilitazione – sottolinea Marco Invernizzi che lavora con Massimo Canonico allo sviluppo del progetto – rappresentano la nuova frontiera dell’innovazione, insieme alla digitalizzazione dei processi». Per Invernizzi, le sfide si sommano. Infatti è il coordinatore e responsabile scientifico dello Spoke 5 del progetto Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) ‘Nodes’ (Nord ovest digitale e sostenibile), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Porterà centododici milioni di euro ai sette Spoke attivi nel territorio di Piemonte, Valle d’Aosta e nelle province più occidentali della Lombardia, Como, Varese e Pavia, mentre quindici milioni sono destinati a finanziare attività di ricerca a favore delle regioni del Sud.
Sul fronte strettamente universitario, il Corso di Laurea di Fisioterapia e la Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa, dirette da Invernizzi, si sono integrate nei processi clinici e formativi del Borsalino: il Corso di Laurea rappresenta un polo estremamente stimolante dal punto di vista sia didattico, sia di tirocinio professionalizzante e permette agli allievi fisioterapisti di approfondire tematiche molto diversificate in ambito riabilitativo, arricchendo in maniera considerevole il bagaglio formativo, elemento cruciale per affacciarsi al mondo del lavoro in maniera competitiva. 
Allo stesso modo i medici in formazione specialistica possono fruire di un ambiente clinico altamente diversificato e stimolante e contemporaneamente fornire un importante supporto clinico al personale strutturato dell’ospedale Borsalino: «Sono davvero soddisfatto di quanto siamo riusciti ad avviare grazie all’ottima collaborazione con i responsabili delle realtà riabilitative: Marco Polverelli, Direttore del Dipartimento di Riabilitazione dell’AO AL, Luca Perrero, Direttore della Neuroriabilitazione del Borsalino, Biagio Polla, Responsabile della Riabilitazione respiratoria, e Valter Mario Demichelis, Responsabile della Riabilitazione cardiologica. Loro, insieme ai rispettivi team, sono il riferimento diretto per un Corso di Laurea che ruota intorno a quelli che ritengo i due perni fondamentali: la clinica e la ricerca».
«La struttura – conclude Invernizzi – è eccezionale, unica per competenze professionali e cliniche. Qui si può davvero consolidare un polo formativo di riferimento nazionale», puntando parallelamente a nuove interazioni nel campo delle conoscenze, come quelle che fanno capo alle Medical Humanities. L’uniformità dell’approccio riabilitativo costituisce un esempio, quasi unico nel panorama nazionale, di onnicomprensività di trattamento nel settore della sanità pubblica grazie all’attività multidisciplinare e interdisciplinare. 
Al Borsalino, infatti, operano fisiatri, assistenti sociali, bioingegneri, psicologi, medici di medicina generale, educatori, dei professionisti della terapia occupazionale, fisioterapisti, infermieri professionali, assistenti domiciliari, logopedisti, tecnici ortopedici. Tutte queste figure rappresentano la risposta vera, e indispensabile, alla riabilitazione ad alta complessità del centro.

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