Al via il 9 settembre “Sut la Cupola – Camagna Classic Festival”

Dal 9 al 17 settembre Camagna Monferrato ritorna protagonista della quarta edizione di “Sut la Cupola”.
Il nome stesso “Sotto la cupola” ci fa pesare a qualcosa di sacro, un luogo che protegge che preserva proprio come gli artisti, coinvolti in questo festival, faranno con la danza e la musica di cui saranno protagonisti.
Preservare e valorizzare i territori, la cultura e le tradizioni del Monferrato attraverso l’espressione artistica e l’amore di chi ci è nato o ha potuto viverli. “Ho cercato di portare arte, musica e spettacolo nel borgo della mia infanzia. Nel programma ci sarà anche un concerto omaggio a mio nonno Pietro, tromba solista della banda del paese. Oltre a trasmettermi l’amore per la musica e l’arte è stato lui ad incoraggiarmi nel continuare nella mia passione, la danza, che poi è diventata la mia professione”. – ha comunicato Elisa Cipriani Direttrice artistica del Festival nonché ballerina presso la Fondazione Arena di Verona.
L’appartenenza a un luogo, i ricordi che questi rievocano e le tradizioni che ancora oggi si tramandano rendono il territorio del Monferrato carico di “pathos” (πάθος) e aperto a tutti coloro che vorranno farsi travolgere.
“Il 90% delle abitazioni di Camagna hanno un Infernot. Dobbiamo fare un salto nel passato intorno la metà del 1700 con tutti i suoi usi e costumi. All’interno del mio infernot si possono contare ancora circa un migliaio di bottiglie a partire dal 1905; era tradizione e lo è ancora, per chi decide di continuarla, mettere da parte 20/30 bottiglie in una nicchia che veniva murata con scritto l’iniziale del nome e l’anno di nascita. Solo ai 18 anni, in occasione della leva, i figli maschi potevano aprire la nicchia e festeggiare mentre per le figlie femmine la si apriva in occasione del loro matrimonio. Ma non tutte andavano stappate, alcune dovevano rimanere in ricordo.” – afferma Nello Scagliotti artista camagnese.
“L’infernot”, Patrimonio mondiale dell’UNESCO, è una pregevole tipologia di architettura caratterizzata da locali scavati nella pietra da cantoni e che caratterizza diverse porzioni del territorio monferrino.
Permettere che queste strutture rimangano aperte al visitatore è un modo per far conoscere il nostro territorio nei suoi aspetti più caratterizzanti e curiosi; c’è sempre molto di più nel nostro Monferrato di quello che è solo visibile a un primo sguardo.

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Per info sul programma ed eventuali prenotazioni potete consultare il sito www.sutlacupola.com, i canali social sutlacupola (Facebook) e sut_la_cupola (Instagram) oppure rivolgervi al numero 3894570338.

Giulia Gallina

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