Nuova ZTL Alessandria: “Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate”

Attraversi il varco e il pensiero corre spontaneo al Sommo Poeta: “Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate” (canto terzo dell’Inferno).
La promessa dell’assessore ai “lavori pubblici, riqualificazione e rigenerazione urbana” della giunta di centrosinistra Michelangelo Serra di Alessandria si è concretizzata: al fine di preparare l’ampliamento della ZTL, all’incrocio tra Piazza Libertà e via San Giacomo sono state piazzate due macabre fioriere a ruote (forse sul fallimentare esempio dei banchi a rotelle di azzoliniana memoria) che, per il loro lugubre aspetto, sono già state ribattezzate dagli alessandrini “i catafalchi”.
Dovranno impedire il transito e aprirsi “a comando” per gli automobilisti “autorizzati”.
Il colore prescelto è un nero “d’inferno” cui mancano solo i fregi in oro per completare “l’effetto trapasso”.
Se le due fioriere paiono inquietanti ora, ad inizio estate, non osiamo immaginare l’effetto che faranno nelle fredde serate invernali, nella nebbia notturna e il pericolo che costituiranno.
Senza contare il procedimento previsto per l’apertura automatica per gli “aventi diritto”.
Occorrerà prima registrarsi sulla “piattaforma”, poi attendere la conferma del possesso dei requisiti, quindi sbloccare le fioriere con una chiamata telefonica: direi l’ideale per semplificare la vita ai cittadini, soprattutto quelli non più giovanissimi ( “… e se dimentico il telefono a casa?”).
C’è stato un tempo non lontano (2018 ma ne era già stato presentato uno nel 2002) in cui era stato varato un “Piano del colore” per i palazzi del centro, ipoteticamente tuttora esistente.
Qualcuno potrà considerarla una proposta forse velleitaria o “romantica” ma l’idea di avere un colore omogeneo, che ne richiamasse l’aspetto storico, per il centro cittadino si rivela, davanti a certi squinternati arredi urbani, quanto mai appropriata.
Non a caso, era stato definito un progetto di “decoro urbano”.
Ovviamente riguardava solo gli edifici, ma non occorre un luminare specialista del cosiddetto arredo urbano per capire che due simili informi catafalchi neri di fianco al “Palazzo Rosso” del Comune possono rappresentare solo il classico “pugno in un occhio”, per non parlare della loro improbabile fruibilità.
Non vogliamo ancora esprimere valutazioni sulla progettata estensione della ZTL alessandrina e sulle sue conseguenze sul commercio del centro, ma è certo che, se il buongiorno si vede dal mattino…. il Sommo Poeta potrebbe avere ragione.

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