Alessandria, Abonante insiste: dall’opposizione solo “cretinate” ma Roggero replica “noi non insultiamo, argomentiamo”

“Una valanga di cretinate, di cinismo, di provocazioni fini a sé stesse”.
Il sindaco Abonante, dopo la figuraccia di ieri sera, martedì 30 maggio, oggi, in un post su Facebook (che riportiamo in calce), non solo non chiede scusa per gli insulti rivolti all’opposizione, ma rincara la dose e cerca di giustificarsi in modo veramente poco convincente.
Per lui, evidentemente, gli insulti sono un invito al dibattito costruttivo (inteso come quello che gli dà ragione sempre e comunque)”Abbiamo provato a stimolare la parte costruttiva dell’opposizione”.
E ancora: “È una provocazione continua, mai un ragionamento serio portato in Consiglio, mai una manifestazione di volontà di confronto”. Sarebbe questa la democratica giustificazione delle espressioni oltraggiose?
Per lui, evidentemente, insultare l’avversario politico è la vera manifestazione della sua volontà  di confronto.
E chiude con una poco edificante promessa: “Questa è l’opposizione che si lamenta delle risposte dure che si merita, e che subirà fino a quando non deciderà di comportarsi in modo rispettoso della città e della maggioranza.” Altri insulti in arrivo?
Abbiamo chiesto un commento a Mattia Roggero, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, destinatario degli insulti: “Con queste parole Abonante conferma di non avere contenuti, il suo unico argomento sono gli insulti e le minacce. Contento lui, più continua e peggio è, anche davanti all’opinione pubblica. Il buonsenso vorrebbe che, in simili circostanze, si chiedesse scusa, per riportare il dibattito nell’ambito della reciproca correttezza. Invece nulla, anzi.”
Quindi come intendete rispondere?
“Noi continueremo a portare considerazione verso la figura del Sindaco, non lo dileggeremo, daremo il massimo rispetto, senza mai insultare e dando a tutti la possibilità di parlare e confrontarsi, portando avanti le nostre idee e le nostre proposte per il bene della città. Se Abonante vuole continuare sulla strada della diatriba e del dileggio, è un problema suo, noi abbiamo argomenti e non abbiamo bisogno di insultare nessuno“.

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