Coldiretti Alessandria: “Corilicoltura: strategie di ‘aridocoltura’ per affrontare il cambiamento climatico”

Alessandria – Come possiamo gestire il cambiamento climatico e le ripercussioni in ambito agricolo? Quello che è certo è che dobbiamo iniziare a ragionare secondo le strategie di ‘aridocoltura’, esattamente come avviene nelle regioni del Sud Italia. Tenendo ben presente che il nocciolo, nonostante le forti radici, è forse l’albero da frutto più delicato in assoluto.
Strategie e accorgimenti che possono fare la differenza come l’utilizzo di idroritentori e di pacciamature naturali, partendo da un buon scasso dei terreni. Puntando l’attenzione al controllo e alla prevenzione delle malattie portate da parassiti che trovano nella nuova condizione climatica l’habitat ideale per proliferare.
Sono stati questi gli argomenti al centro della 16esima edizione della Sagra della Nocciola, in una giornata scandita da una pioggia battente, che si è svolta in una cornice diversa rispetto alle quindici edizione precedenti. E’ stata, infatti, la sala Consiglio del Comune in Località Cuccaro ad ospitare gli imprenditori corilicoli, accolti dal Sindaco Franco Alessio, che ha sottolineato come la valorizzazione del territorio rappresenti la carta vincente per essere competitivi e affrontare le sfide future.
Appuntamento annuale per fare il punto sugli aggiornamenti tecnici e previsioni d’annata, una vetrina per il Monferrato dove, ogni anno, vengono analizzate e presentate le novità di rilievo che riguardano il settore corilicolo: dai trattamenti alla meccanizzazione, dall’innovazione in campo ai progetti per un prodotto trasformato in sintonia con le richieste del mercato.
“Se puntiamo sulla quantità partiamo già perdenti ma sulla qualità non temiamo nessuna concorrenza. Le caratteristiche della Tonda Gentile Trilobata sono così uniche e assolute che ne fanno un prodotto invidiato e richiesto anche oltre i confini nazionali. Certamente non dobbiamo mai smettere di miglioraci e di proseguire sulla ricerca e sull’innovazione, anche per quanto riguarda il settore del parco macchine che deve adeguarsi alle nuove esigenze di un settore in continua evoluzione. Il nostro impegno deve essere quello di offrire l’eccellenza assoluta, dobbiamo continuare a lavorare e fare squadra per portare la terra monferrina ad essere conosciuta sempre di più, esattamente ciò che sta accadendo da oltre quindici anni grazie all’accordo di filiera che abbiamo con l’industria dolciaria Novi”.
E’ questo ciò che è emerso dalle parole del presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco, durante il convegno “Noccioli nel deserto. Come gestire l’emergenza idrica” dove la parola innovazione si è declinata in “buon prodotto”, “sperimentazione” e “tutela del territorio”: la giusta ricetta per offrire garanzie di prezzo e di collocazione, salvaguardia del prodotto Made in Italy e tutela della sostenibilità ambientale.
Un esempio concreto arriva dall’accordo di filiera con il Gruppo Novi-Elah-Dufour e dalla Cooperativa Monferrato Frutta che rappresenta l’anello di congiunzione per migliorare le condizioni economiche dei soci per promuovere il perfezionamento della produzione agricola, e corilicola in particolare, organizzando in forma cooperativistica il rifornimento delle scorte, il miglioramento delle colture e delle vendite collettive dei prodotti agricoli, nonché attuando le iniziative necessarie per dare nuova centralità all’impresa e garantire giusto reddito al settore.
La Tonda Gentile è un prodotto che tutto il mondo identifica come un’eccellenza che coinvolge 2.000 aziende piemontesi con 26mila ettari di superficie coltivata di cui 15mila in piena produzione, per una produzione totale media di 200mila quintali. La produzione alessandrina conta su una base di 3.750 ettari tra allevamento e fase adulta distribuiti nell’intero territorio collinare provinciale, circa 500 le aziende coinvolte nella filiera corilicola.

Al momento è ancora presto per azzardare un primo bilancio dell’annata corilicola: le prossime settimane saranno decisive, sia dal punto di vista tecnico che meteorologico.
Il convegno è stata l’occasione per ribadire l’impegno di Coldiretti nel sostenere la corilicoltura: la vitalità imprenditoriale della terra monferrina, ricca di iniziative, vede premiato questo suo coraggio grazie ad un continuo aumento delle superfici corilicole. Il grande lavoro svolto dalle aziende in questi anni ha portato oltre che a evidenti innovazioni per tutta la corilicoltura piemontese anche ad importanti riconoscimenti a livello internazionale, per questo è necessario continuare a lavorare in questa direzione sapendo che è sempre possibile migliorare, ma con l’obiettivo di mantenere sempre l’alta qualità che caratterizza la Tonda Gentile Trilobata.
Una storia iniziata oltre vent’anni fa, caratterizzata da un forte gioco di squadra che oggi sostiene e accompagna le giovani generazioni di corilicoltori, consapevoli del fatto che devono proiettare le loro sfide imprenditoriali al cambiamento, in un’ottica di crescita sostenibile e di tutela alla biodiversità.

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Classifica “Premi Qualità Novi” consegnati al termine del convegno:
1)   Domenico DORATI di Pontecurone (partita di 119,40 q.li e resa alla sgusciatura di 48,25)

2)   Antonio e Paolo GOGGI di Isola Sant’Antonio (partita di 56 q.li e resa alla sgusciatura di 46,77)
3)   Marco CARLEVARO di Castelceriolo (partita di 49,20 q.li e resa alla sgusciatura di 46,32).

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