Una corda di 44 metri fatta coi laccetti delle mascherine: la scoperta nel carcere Don Soria di Alessandria

Alessandria – Molto probabilmente era in programma un’evasione dal carcere di Alessandria “Cantiello e Gaeta”, in piazza Don Soria. O almeno così pare in seguito alla scoperta avvenuta nel carcere durante una perquisizione ordinaria. A denunciarlo è stato il Sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
“Ieri mattina, nel carcere Don Soria di Alessandria, durante una perquisizione ordinaria, i poliziotti penitenziari hanno infatti trovato nascosta, nel magazzino di una Sezione detentiva, una rudimentale corda, lunga 44 metri, realizzata intrecciando i laccetti delle mascherine chirurgiche utilizzate durante la pandemia – spiega Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del SAPPE – da tempo, nelle carceri di Alessandria si lavora sotto organico ma nonostante ciò, ancora una volta, si distingue il personale della Polizia Penitenziaria che con alta professionalità e senso del dovere garantisce la legalità negli Istituti Penitenziari”.

“Ogni giorno – prosegue il segretario generale del SAPPE Donato Capece – la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per prevenire e contrastare eventi criminosi e delinquenziali nelle affollate Sezioni detentive delle carceri. Questo fa comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria diviene fondamentale. Questo deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di telefonini e droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti”.
Il leader nazionale del SAPPE conclude ricordando che “la Polizia Penitenziaria, ad Alessandria e nelle altre strutture detentive della Nazione, è quotidianamente impegnata a garantire l’ordine e la sicurezza. “Il Corpo di Polizia Penitenziaria ha dimostrato, negli anni, non soltanto di costituire un grande baluardo nella difesa della società contro la criminalità, ma ha anche dimostrato di avere in sé tutti i numeri, le capacità, le risorse, gli strumenti per impegnarsi ancora di più nella lotta contro la criminalità, per impegnarsi non soltanto dentro il carcere, ma anche fuori dal carcere”, conclude Capece.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Print Friendly, PDF & Email