Floreale 2011: nella disputa tra Camera di Commercio, Comune e Fabbio a pagare saremo noi alessandrini?

La vicenda della condanna dell’ex Sindaco di Alessandria, Piercarlo Fabbio, a risarcire personalmente un finanziamento ottenuto dalla locale Camera di Commercio (ben 326.000 Euro) per l’organizzazione di “Floreale 2011” ha veramente qualcosa di surreale.
O forse no, questa storia non è altro che lo specchio, purtroppo fedele, di come funzionino la giustizia e la pubblica amministrazione nel nostro Paese.
Intanto, i tempi per ottenere una sentenza dal Tribunale Civile (dopo il TAR, dichiaratosi incompetente): dai fatti oggetto della disputa sono passati 12 anni. Nel frattempo è stato pesino dichiarato il dissesto del Comune di Alessandria.
La giustizia sta facendo il suo lento ed inarrestabile cammino, ma siamo solo al primo grado di giudizio e non è detto che non passino altri lustri prima che si giunga ad una decisione definitiva.
Del resto, l’Ufficio Legale del Comuna ha “caldamente” consigliato l’impugnazione del provvedimento.
E cosa dire della responsabilità personale del Sindaco? Sia ben chiaro, anche se a qualcuno non piacerà il fatto che lo si ribadisca: in capo a Fabbio non è ipotizzato alcun atteggiamento doloso.
Floreale 2011 si tenne regolarmente, il debito era assolutamente riconosciuto, ma l’organismo di liquidazione istituito a seguito del dissesto non riconobbe la somma tra i debiti fuori bilancio, rilevando unicamente “una sintetica richiesta di collaborazione da parte del sindaco, non suffragata da alcuna collaborazione”.
Un prestito fatto personalmente al Sindaco perché organizzasse Floreale? Ci sembra un’ipotesi piuttosto difficile da credere e comprendere.
Comunque non è la logica della motivazione del provvedimento che vogliamo discutere, ma la conclusione della storia: adesso chi paga?
Abbiamo cercato di capirne di più intervistando proprio Piercarlo Fabbio.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

 Un’altra tegola, sindaco Emerito Fabbio, oppure una montatura?

Se non ci fosse tutto il mio portato di sindaco molto popolare – e che ancora oggi si ritiene essere tale – probabilmente la questione sarebbe stata derubricata a lite tra Enti Pubblici e basta… Come ce ne sono molte.

Invece

Invece si è voluto farne un caso, prendendo una condanna in sede civile come se fosse chissà che o addirittura cercando di fare intendere che il sottoscritto avesse speso una discreta cifra per dei fiori e quindi richiamare altri fatti che nel passato hanno costituito elemento di polemica fra le parti.

 

Vogliamo sintetizzare la cosa?

Si tratta di un credito vantato dalla Camera di Commercio nei confronti del Comune di Alessandria. Con una mia lettera aveva promesso un contributo di 50 mila euro per co-organizzare l’edizione di Floreale 2011.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Un contributo del Comune?

Sì. Il Comune allora si faceva aiutare dalla Camera di Commercio o da Asperia per organizzare la manifestazione che si teneva in Cittadella.

E perché la Camera di Commercio non ha chiesto i soldi al Comune?

Perché il Comune non aveva fatto altri provvedimenti oltre alla mia lettera e benché questa non fosse altro che una dichiarazione d’intenti, una promessa, alla Camera non rimaneva che prendersela con me.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

 

Allora le toccherà pagare?

Tecnicamente sono condannato e, se pago, paradossalmente divento parte lesa. La Camera ha già scritto però che mi vuole surrogare nella richiesta al Comune e tenermi indenne e manlevato, come scrivono gli avvocati dell’Ente.

Perché alla fine è il Comune che deve pagare

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Esattamente, nel caso disponessi di quella cifra potrei pagare io, così come potrebbe pagare la mia assicurazione, così innescando poi una causa di rivalsa sul Comune da parte mia o dell’assicurazione. Si andrebbe alle calende greche. Intanto penso che il Comune farà appello a questa sentenza.

Ma è giusto che un amministratore pubblico paghi perché la struttura tecnica non ha dato seguito ad una sua promessa?

I sindaci, che hanno molte responsabilità, sono molto esposti alle più diverse procedure amministrative, civili e penali. Se si vuole si trova sempre un modo per incolparli o per sbatterli in prima pagina.

Come andrà a finire?

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Che il Comune dovrà pagare, se soccomberà anche ad altri livelli. Non so se la cifra sarà quella oggi definita, né se l’indebito arricchimento che ha avuto il Comune sia definibile come tale, visto che Comune e Camera di Commercio hanno gli stessi scopi di promuovere l’economia del territorio. Vedremo negli anni a venire.

Morale della storia?

Che nonostante il tentativo di personalizzare il tutto sul mio nome, né il Comune, né la Camera di Commercio ci fanno una bella figura. Peccato, mi pareva finito il tempo della mancanza di stile istituzionale.

Insomma, una cosa pare fuori discussione: a pagare, alla fine, rischiamo di essere noi cittadini alessandrini.
150.000 Euro è infatti la cifra che il Comune di Alessandria dovrà pagare in caso Fabbio non sia (come già assodato) in grado di farlo.
Nel frattempo, un’edizione di Floreale bella come quella del 2011 non si è più vista, ma se il rischio per chi amministra è di dover pagare di tasca propria, meglio lasciare che la città vegeti nell’ordinaria amministrazione, come sta puntualmente accadendo.

 

Print Friendly, PDF & Email