I benzinai scioperano, i carburanti aumentano: non è speculazione?

Ore 18 di ieri 23 gennaio.
Parto in auto per Milano, verso Spinetta il mio abituale benzinaio espone il prezzo al litro del gasolio: Euro 1,857.
Non c’è molta differenza rispetto agli altri distributori della zona.
Torno da Milano, mezzanotte di oggi 24 gennaio è passata da 15 minuti. Lo stesso distributore espone il prezzo del Gasolio al litro: Euro 1,891.
Aumenti simili per la benzina e stessa storia negli altri distributori.
Ore 7 di questa mattina, telegiornale di Sky.
La giornalista annuncia con aria soddisfatta: continua a scendere il prezzo del gas.
Poi rifletto sul fatto che oggi alle 19 inizierà lo sciopero dei benzinai, quindi per la giornata odierna si prevede un grande afflusso di automobilisti ai distributori.
E’ quello che succede alla vigilia delle vacanze.
Ovvio che c’è qualcosa che non va: se non è speculazione, come vogliamo chiamarla?
Questo vittimismo dei benzinai che scioperano (o meglio fanno una serrata) perché si sentono “ingiustamente colpevolizzati” mi disgusta.
“Non c’è nessuna speculazione”, inveiscono ai quattro vento: come vogliamo chiamarla, “presa per i fondelli” (volendo usare un eufemismo)?
In Italia non c’è mai un colpevole, mai nessuno che si prenda qualche responsabilità, mai nessuno che comprenda le ragioni dei consumatori indifesi.
Il Codacons ha annunciato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma in cui si ipotizza il reato di interruzione di pubblico servizio: ottima iniziativa, ma se ne ricaverà poco, dati i tempi della nostra giustizia.
Unica protesta? Usiamo bici (con questo freddo!) o mezzi pubblici e aspettiamo: vedrete che tra un paio di giorni i prezzi caleranno… ma di poco!

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Print Friendly, PDF & Email