Alessandria: il nulla a regola d’arte

Il periodo delle festività di fine anno propone tradizionalmente tanti appuntamenti con le mostre d’arte, che diventano un piacevole pretesto per visitare e riscoprire i nostri bei centri storici.
Il Piemonte, quest’anno, è in prima fila nell’offerta culturale.
Asti, ad esempio, propone una splendida rassegna su Boldini e la Belle Epoque.
Alba, addirittura, mette in mostra un Caravaggio, il “San Giovanni Battista giacente”, che da solo vale un attacco di sindrome di Stendhal.
Novara non è da meno e propone “Milano. Da romantica a Scapigliata” con opere di altissima qualità ed interesse.
Anche Cuneo è all’onore delle cronache con “I colori della fede: Tiziano, Tintoretto, Veronese”, nomi che promettono (e mantengono) un’esperienza imperdibile.
E Alessandria, direte? Ovviamente il nulla.
Il massimo che ci viene proposto, grazie alla meritevole iniziativa di SLALA, è una tappa della mostra itinerante, già presentata ad Asti, sulla storia della Ferrovia Torino Genova.
D’altronde, dal nulla che ha caratterizzato l’attività dei primi sei mesi della giunta Abonante non ci si poteva certo aspettare un evento di rilievo, ma tra il “grande colpo” e il nulla assoluto ci sono tante possibilità di uscire dall’anonimato.
I motivi di questa ennesima dimostrazione di marginalità della nostra realtà?
“Siamo la terza città del Piemonte, ci dice Davide Buzzi Langhi, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Rosso, e dovremmo proporre iniziative di pari livello. Invece, da sei mesi, dall’avvento della nuova Giunta, è tutto fermo, nessuna idea, nessuna iniziativa.”
Rincara la dose Mattia Roggero, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale ad Alessandria: “Ringraziamo gli enti del territorio se questo non è stato, per la nostra città, un Natale completamente buio, in ogni senso. Il Comune ha del tutto abdicato alla sua funzione di regia e di coordinamento degli enti e delle associazioni presenti sul territorio.”
Il ritornello sembra già essere il solito: non ci sono soldi. Peccato che, invece, ad Asti, Cuneo, Novara e Alba li abbiano trovati.

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“L’Amministrazione Cuttica, prosegue Roggero, era sempre riuscita a proporre qualche evento anche se non eclatante e l’atmosfera cittadina ne aveva risentito in modio positivo. Per noi l’amministrazione pubblica è come un teatro: noi offriamo il palcoscenico, la scenografia, spetta poi agli attori (ossia alle realtà del territorio) fare lo spettacolo, ma sono necessarie scelte politiche, priorità. Qui invece tutti i protagonisti sono stati abbandonati a se stessi”.
Conclude Buzzi Langhi: “La prova di questa inattività ci viene da Costruire Insieme, l’Azienda  Multiservizi comunale destinata a valorizzare le attività socio educative e culturali cittadine.
Sotto la presidenza di Cristina Antoni le iniziative erano costanti e numerose, da sei mesi a questa parte non ha più fatto nulla. Le mostre, sia quelle più sfarzose che quelle più di nicchia, di qualità e legate al territorio, sono oggi una strumento indispensabile di traino per lo sviluppo del turismo e dell’attrattività del territorio in una regione, come il nostro Piemonte, che si rivela una meta sempre più ricercata da viaggiatori dal palato fine. La nostra città rischia di perdere anche questa ennesima occasione”.

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