Uno schianto infrange il destino

L’auditorium di Marengo aderisce al lutto cittadino di Alessandria e annulla ogni evento già calendarizzato da giovedì 15 a domenica 19 per manifestare il cordoglio più profondo alle famiglie colpite dalla sciagura e alla comunità spinettese.

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La partecipazione di Efrem Bovo (Marengo temporary manager, componente al Consiglio nazionale Sociologi e presidente onorario per il Piemonte), promotore della campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale ”TIRispetto”, spiega l’origine primaria degli incidenti stradali.

Come nasce il sinistro in strada?

”La lotta ultradecennale – dice Bovo – conclusa insieme all’Istituto Cuniolo, con l’esito di mille alcol test e la raccolta di ottomila firme poi inviate ai Ministri, svelava il fattore causale: il fattore umano. Il decalogo sulla sicurezza stradale è stato steso per colpire il ”Super io” cresciuto a dismisura in questi anni”.

I cellulari sono tra le cause principali di distrazione alla guida?

”Lo smartphone – asserisce Bovo – nuoce al pilota poiché distrae il pensiero (distrazione cognitiva) e la lettura di messaggini riduce il campo visivo. Il danno provocato dal cellulare prosegue poi

fuori dall’automobile. La produzione di ”selfie” distrae dalla realtà.

Il maquillage sulle immagini autoprodotte introduce e rafforza il ”Mi faccio da solo”. È la sintesi di una cultura edonistica avulsa dal paragone con la realtà. Lo stile ”self-determination” evoca la regina Grimilde: lo specchio magico ripete continuamente ”la più bella sei tu” alla regina, perfida e nemica di Biancaneve, poi l’affermazione sincera e odiabile ”c’è un’altra più giovane e bella” spezza la catena. Serve un sussulto di verità e di paragone con gli altri per evitare la costruzione di un mondo avulso dalla realtà.

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Allora cosa occorre per frenare la sciagura?

”L’incidente stradale – conclude Bovo – è prodotto soprattutto dal fattore umano quindi l’educazione alle regole ma soprattutto l’aiuto ai giovani a vivere la dimensione comunitaria libera dalle forzature pubblicitarie e dalle immagini televisive orientate all’esagerazione. È lo sforzo che dobbiamo compiere noi adulti per aiutare i giovani e le loro famiglie. Oggi piangiamo per una sciagura gravissima: è il tempo del silenzio, della tristezza e, per chi crede, della preghiera in suffragio alle anime dei defunti e per tutti i famigliari sofferenti. Dopodiché è necessario dire ”basta!” alla cultura dell’esagerazione in ogni settore e tornare all’elogio della lentezza, della meditazione e della condivisione di valori. Sbrighiamoci altrimenti i nostri figli continueranno a correre disperatamente”.

Foto tratta da: redazionenews.it

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