Prorogate a Sabato 26 novembre e sabato 3 dicembre al centro Valfrè le vaccinazioni contro l’Herpes Zoster e lo Pneumococco.

Il giorno di venerdì 25 novembre tutti i centri vaccinali ASL AL saranno chiusi per aggiornamento dei
sistemi e formazione del personale: gli appuntamenti previsti sono stati riprogrammati e sarà
sospeso l’accesso diretto.
Prosegue al centro vaccinale dell’ex caserma Valfrè l’iniziativa inserita nella campagna di
vaccinazione contro lo Pneumococco e l’Herpes Zoster (fuoco di Sant’Antonio), rivolta ai cittadini di
età compresa tra i 65 ed i 70 anni ed ai pazienti fragili (come diabetici, persone con basse difese
immunitarie, etc) che è stata prorogata nei giorni di sabato 26 novembre e di sabato 3 dicembre.
Dalle ore 8:00 alle ore 14:00, sarà possibile ricevere la somministrazione dei vaccini anti
pneumococco ed herpes zoster. Gli operatori sanitari presenti forniranno informazioni alla
popolazione. Si ricorda ai cittadini di presentarsi muniti della tessera sanitaria. La vaccinazione anti
pneumococco e herpes zoster può essere effettuata anche in concomitanza con la
somministrazione della quarta dose e sarà proposta nelle due giornate di sabato a tutti i cittadini
tra i 65 e i 70 anni già prenotati per il vaccino anticovid presso il centro vaccinale Valfrè.
L’iniziativa prevede l’accesso diretto, ma è anche possibile effettuare una prenotazione contattando
il numero ASL AL 0131 307822, dal lunedì al venerdì dalle 12:30 alle 18:30.
PNEUMOCOCCO
Lo Pneumococco o Streptococcus pneumoniae è un batterio molto diffuso, responsabile di infezioni
anche gravi soprattutto nei bambini con meno di 1 anno, negli adulti con più di 65 anni di età e in
chi è affetto da determinate malattie o condizioni. Il vaccino anti-pneumococcico protegge da
infezioni causate da questo microrganismo, quali le più frequenti polmoniti e meningiti.
HERPES ZOSTER
L’Herpes Zoster, comunemente conosciuto come “Fuoco di Sant’Antonio”, è una malattia frequente
e debilitante, dovuta alla riattivazione del virus della varicella, contratto generalmente nell’infanzia,
che rimane silente, anche per molti anni, nel sistema nervoso e può manifestarsi in un qualsiasi
momento soprattutto negli anziani e in chi ha il sistema immunitario debilitato. L’infezione causa
un’eruzione cutanea dolorosa, con la comparsa sul corpo di vescicole accompagnate da bruciore e
prurito. La complicanza più comune è rappresentata dalla nevralgia post-erpetica: una sindrome
dolorosa cronica che può durare mesi o, addirittura, anni dopo la guarigione delle lesioni cutanee. Il vaccino, somministrato in dose singola, riduce il rischio di sviluppare l’Herpes Zoster e soprattutto
protegge dalla nevralgia post-erpetica.

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