In Piemonte aumentano i controlli sugli impianti termici: secondo i dati della stagione 2021-2022 il 23% non era a norma

Alessandria – I dati sui controlli degli impianti termici effettuati da Arpa Piemonte nella stagione termica 2021-2022, periodo convenzionalmente compreso tra il 1° agosto 2021 ed il 31 luglio 2022, confermano la presenza di criticità sul campione selezionato per le ispezioni. La selezione degli impianti da controllare è stata effettuata privilegiando quelli dotati di generatore con maggiore anzianità e potenza termica, caratteristiche che possono determinare un maggiore impatto ambientale delle emissioni.
Complessivamente, su un totale di 1186 impianti controllati per 270 sono state riscontrate violazioni normative oggetto di sanzione, corrispondenti al 23 % dei controlli effettuati. La maggior parte delle violazioni, pari all’incirca al 57% dei casi, è dovuta al non rispetto dei valori minimi di rendimento dell’impianto, mentre in circa il 32 % dei casi è stato accertato il superamento del limite di NOx. Il restante 11% dei casi ha riguardato violazioni relative alle norme sull’efficienza energetica, quali mancata manutenzione dell’impianto o mancata installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione.
Per 228 impianti, corrispondenti all’incirca al 20% del totale dei controlli, sono state evidenziate inoltre carenze inerenti la normativa sulla sicurezza. Tali carenze sono state oggetto di segnalazioni agli Enti competenti quali Comuni, Province/Città Metropolitana, Inail o Vigili del fuoco.
Sulla base dei criteri di selezione sopra menzionati, le attività ispettive sono state condotte prevalentemente su impianti con potenza termica superiore a 100 kW. Considerando che questa tipologia di impianti è al servizio di condomini, si è stimato che il numero totale di controlli effettuati ha interessato all’incirca 48.000 unità abitative sul territorio regionale.
Il numero di controlli effettuati sugli impianti termici nella stagione termica 2021-2022 è stato maggiore, pari a circa il doppio, di quello della stagione 2020-2021, confermando un trend di notevole crescita dei controlli negli ultimi anni.
“Il trend crescente del numero di ispezioni sugli impianti termici effettuati negli ultimi anni è frutto di un importante sforzo organizzativo messo in atto dall’Agenzia e di specifiche risorse destinate dalla Regione Piemonte per rendere più efficaci i controlli su una componente che contribuisce in modo significativo all’inquinamento dell’aria – sottolinea Angelo Robotto Direttore Generale di Arpa Piemonte. La messa a norma degli impianti a seguito di queste attività di controllo ha conseguenze rilevanti sul miglioramento del rendimento energetico degli impianti e sulla riduzione di emissioni di gas inquinanti quale l’NOx. La riduzione può essere stimata pari a circa 10 tonnellate all’anno di NOx a seguito della messa a norma degli impianti oggetto di sanzione nella scorsa stagione termica, dato che può raggiungere le 460 tonnellate all’anno di NOx ipotizzando un adeguamento alla norma di tutti gli impianti presenti sul territorio regionale. Tale stima di riduzione di emissioni di NOx è basata su valutazioni che tengono conto dell’entità del superamento di concentrazioni di NOx verificata nel corso delle attività di controllo, pari mediamente a circa 30 mg/kWh, e del fabbisogno medio energetico delle abitazioni, che è funzione della classe energetica e che si può stimare pari mediamente a circa 280 kWh/(m²anno).  Tali stime sono in accordo con quelle basate sui dati contenuti nell’inventario delle emissioni IREA sulla quantità di NOx attribuibile alle emissioni da caldaie con potenza termica inferiore a 50 MW alimentate a metano”.

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