Telemedicina: 45mila prestazioni nel semestre

“Il Piemonte ha iniziato a utilizzare la telemedicina, ma è necessario monitorare le sperimentazioni in atto”, ha affermato Silvio Magliano (Moderati) replicando alla risposta della Giunta regionale alla sua interpellanza: “Telemedicina a che punto è il Piemonte?”
In effetti l’assessore Luigi Icardi, in una nota letta dal collega Maurizio Marrone, ha spiegato che nei primi 6 mesi del 2022 in Piemonte sono state erogate oltre 45 mila prestazioni di telemedicina per un valore tariffario di un milione di euro: si va dalle anamnesi e valutazioni brevi, al controllo in remoto di pazienti con pacemaker, defibrillatore, loop recorder; dai colloqui psicologici clinici alla psicoterapia individuale, sino al training prenatale.
L’interpellanza chiedeva quali azioni stia mettendo in campo la Regione per collegare in modo uniforme le strutture sanitarie e se le progettazioni in atto possano essere utili per rilevare le effettive esigenze del sistema sanitario.
La risposta di Giunta ha sottolineato la fondamentale importanza del Pnrr per sviluppare il sistema, nonché un approccio multidisciplinare che utilizzi la telemedicina per tutto il percorso di cura e la necessità dell’integrazione digitale del sistema sanitario a livello regionale e nazionale, per arrivare a una effettiva armonizzazione dei servizi sanitari.
In merito all’infrastruttura tecnologica è in corso un approfondimento dell’Azienda Zero che terrà conto del progetto sperimentale “Telemedicina: la qualità della vita del malato nella qualità dell’assistenza” realizzato dalla Regione e dalla Fondazione C.I.G.N.O. di Ovada, con il supporto della Compagnia San Paolo, oltre a “Telemedicina Piemonte” che ha l’obiettivo della creazione di una piattaforma di telemedicina costruita sulla base delle esigenze espresse dai medici, dalle altre professioni sanitarie, oltre che dalle associazioni dei malati. In questa prima fase sono coinvolte la Asl Città di Torino, quella di Alessandria, la Cuneo 1 e la Cuneo 2, e riguarderà l’assistenza domiciliare, con implementazioni nel settore pediatrico e oncologico.
Magliano, che si è dichiarato soddisfatto della risposta e che valuterà l’esigenza di un aggiornamento in Commissione, ha sottolineato che “la telemedicina è la soluzione che può coniugare il contenimento della spesa e l’umanizzazione della medicina”.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Print Friendly, PDF & Email