Lunedì 17 ottobre un’area verde di Alessandria sarà intitolata a Giovanni Paolo II

Alessandria – Si terrà lunedì 17 ottobre, alle 10:30, la cerimonia di intitolazione di un’area verde di Alessandria a Papa Giovanni Paolo II, 26° pontefice, mancato il 2 aprile 2005.  
L’area verde in questione sarà quella vicina al laghetto della Zona Residenziale 14 tra via Pietro Nenni, via Palmiro Togliatti, via Lelio Basso e via della Palazzina ad Alessandria.
Karol Józef Wojtyla nasce a Wadowice (Polonia), il 18 maggio 1920. Orfano di madre quando ha appena nove anni, cresce sostenuto dal padre, sottufficiale dell’esercito e uomo molto devoto.
Nel 1938 si iscrive all’Università Jagellónica di Cracovia. Studente di Filologia polacca, cofonda il “Teatro Rapsodico” e l’esperienza drammaturgica inciderà molto sulla precisazione di alcune idee di fondo che caratterizzeranno anche il suo futuro ministero pastorale.
Quando nel 1939 le forze di occupazione naziste chiudono l’Università, per potersi guadagnare da vivere ed evitare la deportazione in Germania il giovane Karol lavora (1940-1944) nelle cave di pietra di Zakrzowek e, in seguito, nella fabbrica della Solvay in Borek Falecki, come addetto alle caldaie.
Nel 1942 entra nel Seminario clandestino e il 1° novembre 1946 è ordinato sacerdote. Poco dopo, parte per Roma dove consegue il dottorato in Teologia presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino.
Nel 1948 torna in Polonia e insegna Teologia morale ed Etica presso il Seminario di Cracovia e la Facoltà Teologica di Lublino. Nel luglio 1958 Papa Pio XII lo nomina Vescovo ausiliare di Cracovia.
Nel gennaio 1964 Papa Paolo VI lo nomina Arcivescovo di Cracovia e, con questo titolo, partecipa al Concilio Vaticano II contribuendo in particolare alla formulazione della Costituzione “Gaudium et spes”.
I Cardinali, riuniti in Conclave, lo eleggono Papa il 16 ottobre 1978. Karol Wojtyla sceglie il nome di Giovanni Paolo II e il suo pontificato, durato quasi 27 anni, è uno dei più lunghi della storia della Chiesa.
Esercita il suo ministero con uno spirito pastorale instancabile: compie 104 viaggi apostolici nel mondo e 146 nella sola Italia, incontra Uomini di Stato (38 visite ufficiali, 738 udienze con Capi di Stato e 246 con Primi Ministri) e milioni di pellegrini. È anche considerato uno degli artefici del crollo del “socialismo reale”.
Promuove il dialogo con i giovani (nel 1985 istituisce la Giornata Mondiale della Gioventù), con gli ebrei e i rappresentanti delle altre religioni, invitandoli tra l’altro ad Assisi nel 1986 alla Prima Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace. Nel 1992 ammette che fu un errore della Chiesa condannare Galileo Galilei e chiede pubblicamente perdono per le guerre di religione e i torti inflitti ai non cattolici nel corso della storia.
Incoraggia il rinnovamento spirituale della Chiesa anche attraverso numerose nuove beatificazioni (1338) e canonizzazioni (482) e la pratica teologale (scrive 14 Lettere encicliche, 15 Esortazioni apostoliche, 11 Costituzioni apostoliche e 45 Lettere apostoliche).
Dopo essere sopravvissuto a un grave attentato (13 maggio 1981) e avere fronteggiato una lunga malattia, Karol Wojtyla muore in Vaticano il 2 aprile 2005.
Il 27 aprile 2014, a meno di dieci anni dalla morte, Papa Francesco lo proclama Santo della Chiesa Cattolica.

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