Alessandria: tutto bene, Barosini ha raggiunto la poltrona promessa!

Eravamo tutti sinceramente preoccupati.
Barosini senza una poltrona era una cosa che faceva male al cuore, una situazione completamente contro natura, come la cozza senza lo scoglio o l’edera senza muro.
Invece, l’ormai innegabile accordo col PD pre-ballottaggio ha risolto questa incresciosa situazione.
Barosini è stato eletto, come ampiamente previsto da lungo tempo, Presidente del Consiglio Comunale di Alessandria, tra i fischi, gli insulti e le democratiche minacce di Rita Rossa di sgombrare il loggione. Non disturbate i manovratori, grazie!
D’altronde, perché stupirsi?
La politica italiana, purtroppo, ormai è piena zeppa di Barosini: in Parlamento, in questa legislatura, fino a marzo 2022, ben 214 parlamentari avevano cambiato casacca, 143 deputati e 71 senatori.
Certo, riuscire a stare, come ha fatto lui qualche tempo fa, contemporaneamente in una maggioranza con la destra e con la sinistra in un’altra è un primato che in pochi possono vantare e ancora in meno gli invidiano.
Un tempo la politica viveva di idee, di valori, i partiti avevano le loro scuole per educare i giovani alla vita pubblica: non erano tutte rose e fiori, ma i principi contavano ancora molto.
Adesso l’ideale è solo più la poltrona, il potere per il potere.
E così le urne si svuotano.
Comunque, tutto è bene quel che finisce bene e, come diceva Andreotti “il potere logora solo chi non ce l’ha”, ma la giunta Abonante è partita piuttosto male.

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