Posto Tappa e Cond-Hotel, due novità per il turismo piemontese

La commissione Turismo, presieduta da Claudio Leone, ha dato a maggioranza parere preventivo favorevole alle modifiche di alcuni regolamenti di Giunta su due nuove tipologie di sistemazione alberghiera: il Posto Tappa e i Cond-Hotel.

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Come ha spiegato l’assessore regionale al Turismo Vittoria Poggio, si è voluto dare più omogeneità e snellezza ai regolamenti.

Il Posto Tappa, che deve prevedere una targa apposita e trovarsi lungo un itinerario riconosciuto dalla Regione (o al massimo a 30 minuti di distanza), deve far parte di una rete organizzata che assicuri l’ospitalità per almeno due notti con una serie di servizi.

La seconda tipologia è invece una completa novità per il Piemonte (ma già diffusa all’estero e in Italia in Emilia Romagna): i “Condominium Hotel” (o Cond-Hotel) sono costituiti da singoli appartamenti all’interno di immobili (o nelle immediate vicinanze) che vengono appositamente riqualificati per dare ospitalità alberghiera, coordinati da un’unica reception. Gli appartamenti del Cond-Hotel devono avere dimensioni minime prestabilite e fornire alcuni servizi comuni. Ogni singolo proprietario di unità immobiliare può riservarsi un certo periodo dell’anno per l’uso personale dell’appartamento.

Per delucidazioni è intervenuta la consigliera Monica Canalis (Pd).

Turismo itinerante

La commissione ha poi espresso, sempre a maggioranza, parere preventivo favorevole alla legge regionale n. 5 del 201 che disciplina i complessi ricettivi all’aperto e il turismo itinerante.

La legge prevede l’inserimento del turismo itinerante, ovvero le aree attrezzate, le zone camper service, le piazzole allestite presso campeggi o villaggi turistici o in aree di servizio, i punti destinati al parcheggio dove sono consentiti la sosta e il pernottamento senza servizi aggiuntivi. Tutto ciò per vivere la vacanza a stretto contatto con la natura e con la cultura dei luoghi visitati, lontano dalle destinazioni di massa e dal turismo stanziale.

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È prevista anche l’inclusione di forme innovative di accoglienza turistica come il garden sharing, che consente a soggetti privati di mettere a disposizione dei turisti, con o senza mezzi propri, spazi o aree verdi ed eventuali allestimenti fissi o mobili (tende o bungalow) fino a un massimo di due ospiti per tre notti consecutive.

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