La Lega di Novi Ligure sulla mozione di Molinari che salva il territorio novese dal nucleare

NOVI LIGURE – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della sezione cittadina della Lega in merito alla mozione presentata da Riccardo Molinari e recentemente approvata alla Camera che salva il territorio novese dal nucleare.

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Con Riccardo Molinari primo firmatario della Mozione sull’individuazione del sito per il Deposito nazionale scorie radioattive approvata martedì alla Camera sono stati introdotti nuovi criteri che finalmente salvaguardano il nostro territorio senza nessuna imposizione dall’alto ma al contrario il massimo coinvolgimento delle comunità locali.

La mozione rappresenta un significativo passo in avanti richiedendo:

  • maggiore trasparenza e chiarezza nella consultazione dei territori,
  • più̀ corretta applicazione dei criteri che comprendano anche l’inclusione dell’indice di pressione ambientale calcolato a livello dei comuni nel raggio di 20 chilometri,
  • presa in considerazione delle evidenze paesaggistiche, culturali
  • esclusione delle parti di territorio con particolari colture di pregio riconosciute a livello nazionale e locale
  • salvaguardia delle aree naturali protette nazionali e regionali.

L’On. Molinari sottolinea come “(…) l’opzione Bosco Marengo, a pochi chilometri in linea d’aria dallo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo, appare quantomeno discutibile. Complessivamente, ritengo che le aree alessandrine e piemontesi individuate siano assolutamente inidonee, e come Lega auspichiamo una riflessione pubblica e trasparente, con ampio coinvolgimento delle comunità locali.”

Tutto questo consente di approfondire ulteriormente lo studio che L’Amministrazione del Comune di Novi Ligure,  interessato direttamente e indirettamente dall’area  identificata nella cartografia CNAPI come AL-1 potenzialmente idonea, ha predisposto e condiviso con la Provincia di Alessandria a seguito di analisi documentali di strumenti di pianificazione territoriale, di studi di carattere geologico, idrogeologico ed ambientale che hanno consentito di produrre le proprie osservazioni sulla incompatibilità del sito individuato.

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