In Piemonte e nelle zone rosse si adotterà il “modello Codogno”. Tutto blindato sopra i 250 casi ogni 100 mila abitanti

ROMA – Questa mattina, a fronte di un numero di positivi sempre più elevato, il Governo ha convocato una riunione d’urgenza del Comitato Tecnico Scientifico per decidere le nuove limitazioni che scatteranno da questo weekend.

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Al momento, secondo quanto fatto filtrare da Palazzo Chigi, ovunque ci siano, a livello regionale, più di 250 casi ogni 100 mila abitanti si creerà quella regione come zona rossa. Ma per le limitazioni non si adotteranno quelle blande del Governo Conte ma si adotterà il “modello Codogno“.

Ciò significa che saranno chiuse totalmente le scuole e tutti i negozi e i servizi non essenziali, come già avvenuto nel marzo dello scorso anno.

Non ci si potrà muovere all’interno del proprio comune se non con comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità.

I comuni confinanti con una regione zona rossa saranno limitati negli spostamenti perché nessuno potrà entrare in zona rossa e le forze dell’ordine presidieranno i varchi di accesso e di uscita.

Infine è in corso di valutazione la possibilità di vietare la celebrazione delle Messe in presenza di fedeli nelle zone rosse, così come avvenuto lo scorso anno. Il CTS, infatti, ha già fatto sapere che “è preferibile la trasmissione in streaming”.

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