Alessandria BioBank: nella rete nazionale come banca biologica mesotelioma

Superato a pieni voti il test di ingresso nella BBMRI.it, ovvero il Nodo Nazionale dell’Infrastruttura di Ricerca Europea delle Biobanche e delle Risorse BioMolecolari (BBMRI-ERIC), per la Banca biologica del mesotelioma maligno – Alessandria BioBank dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria che ora potrà mettere il materiale raccolto in trent’anni di attività a disposizione dei ricercatori a livello europeo.

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Dopo l’importante riconoscimento della Regione Piemonte nel 2009 come Banca Biologica regionale dedicata al mesotelioma, – spiega Roberta Libener, dirigente biologa di IRFI – questa attestazione dimostra la validità del lavoro svolto fino ad oggi valutato positivamente con rigore scientifico dalla BBMRI.it ad esempio in termini di qualità, catalogo, operatività in rete, produttività scientifica e sostenibilità. La Banca Biologica, nata nel 1989 con il deposito del primo campione prelevato da un paziente affetto da mesotelioma, oggi vanta una raccolta di 900 materiali. Articolata all’interno dell’Infrastruttura Ricerca, Formazione, Innovazione, e inserita all’interno di un più ambio Centro di Raccolta Materiali Biologici che non si occupa nello specifico solo di mesotelioma, essa fornisce un servizio di raccolta, conservazione, distribuzione e utilizzo di materiale biologico ottenuto tramite prelievi effettuati con il consenso di pazienti con mesotelioma maligno al fine di condurre ricerca scientifica. Una risorsa di qualità quindi per una ricerca di qualità”.

L’ingresso di Alessandria BioBank in questa rete nazionale che ad oggi vede riconosciute solamente poche banche biologiche in tutta Italia, rappresenta pertanto un punto di arrivo in termini di riconoscimento del percorso svolto in questi trent’anni, ma soprattutto un punto di partenza in termini di implementazione della ricerca e di ulteriore ampliamento e rafforzamento delle collaborazioni già attive in Italia e all’estero, come con l’Università delle Hawaii.

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