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Nuove restrizioni in Italia. Quando il Premier non ha (quasi) più i numeri deve mostrare i muscoli e pensa al coprifuoco alle 20

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso del Consiglio dei ministri, Roma, 6 marzo 2020. ANSA/UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI/FILIPPO ATTILI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

ROMA – “Il piano vaccini è insufficiente e poco chiaro”. A dirlo è il Ministro Teresa Bellanova che, insieme a tutti i renziani, è pronta a staccare la spina al Governo Conte. E come di consueto, quando il Premier si sente più debole, convoca il CTS e una riunione d’urgenza per decidere nuove restrizioni per l’Italia.

Toccherà, però, al Ministro Roberto Speranza firmare l’ordinanza che rinchiuderà ancora in casa gli italiani. Ma vediamo cosa avrebbe deciso il Governo e anticipato dall’ANSA.

Il Premier Giuseppe Conte vorrebbe che la didattica in presenza al 50% nelle scuole ripartisse dal 7 gennaio. Su questo punto, però, le regioni frenano.

L’Italia sarà zona arancione il 9 e 10 gennaio. Di conseguenza i bar e i ristoranti saranno chiusi anche a pranzo (ma potranno, come sempre, effettuare asporto).

Fino al 15 gennaio ci sarà una proroga del divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici, minori di 14 anni esclusi.

Il Premier Conte, però, vorrebbe mostrare di più i muscoli anticipando il coprifuoco alle ore 20. Ma gli italiani accetteranno questa norma? Quelle imposte nelle feste non hanno riscosso molto successo.

Categories: Italia
Redazione Alessandria24.com:
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