Il coronavirus costringe i locali a chiudere ma a Castelnuovo apre il Caffè della Posta

CASTELNUOVO SCRIVIA – Il coronavirus ha costretto i ristoranti a diminuire i coperti o a chiudere. C’è, però, chi ha deciso di aprire. È il caso del Caffè della Posta di Castelnuovo Scrivia.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Il bistrot, di proprietà di Silvio Maniezzo ed ideato da Andrea Stella, due persone che nella vita fanno tutt’altro. È il luogo dove il giovanissimo chef Federico Costa, 25 anni di cui gli ultimi cinque nella ristorazione, crea le sue prelibatezze.

Il locale aprirà al pubblico a breve ma già da ora si possono gustare i piatti del locale in casa in modalità delivery. Sarà aperto in settimana a pranzo e dal giovedì al sabato anche per la cena, l’aperitivo o per il dopo cena.

Il ristorante nasce dalla passione e dalla voglia dei due titolari di mettersi in gioco e regalare un sogno per Castelnuovo – spiega lo chef -. A Castelnuovo c’è sempre stata una grossa tradizione di ristoranti che, però, si è interrotta da dieci anni e quindi c’era la necessità di aprire. Avremmo dovuto aprire a marzo ma il coronavirus ha bloccato tutto. Penso che siamo una delle poche realtà italiane che aprono durante il Covid. Crediamo che il locale possa essere una bellissima cosa perché è in un luogo che è sempre stato il punto di riferimento per Castelnuovo e siamo tutti e tre convinti che il paese abbia bisogno di un punto di riferimento a livello ristorativo. La cucina sarà molto attenta alle stagionalità ed al mangiare italiano. Era già un nostro valore ed oggi sarà ancora più importante data la situazione che si è venuta a creare con il Covid. Collaboreremo con tante realtà castelnovesi (macelleria, gelateria ed aziende agricole) per valorizzare il paese e temere vive le realtà del paese. La cucina sarà basata su tradizione e ricordi di viaggi miei e dei titolari.

Il giovane chef ha anche un blog di cucina dove pubblica le sue ricette ed è noto per aver partecipato anche a diverse trasmissioni televisive di cucina dove ha sempre portato avanti la cucina tradizionale piemontese, in particolar modo quella della nostra provincia.

Il blog – prosegue Costa – l’ho aperto a marzo con Alessandra, la mia fidanzata, perché la cucina era una passione condivisa anche se lei studia odontoiatria. Noi usciamo meno degli altri ma quando usciamo lo facciamo per cercare esperienze a livello ristorativo. Io voglio condividere con gli altri il salato, lei la sua passione per i dolci. Ho partecipato anche ad un programma televisivo a Roma che andrà in onda in autunno. Sono stato a Padova per 2chiacchiereincucina e la settimana prossima partirò per il Molise per il programma In cucina con lo chef dove porterò otto ricette. Ho aderito anche ad una raccolta fondi organizzata dall’Ente del Tartufo Bianco di Alba per raccogliere fondi per il coronavirus. Si trattava di #chefperilpiemonte ed ognuno di noi proponeva una videoricetta che, poi, è stata diffusa sui canali social”.

Federico Costa, inoltre, è anche Ambassador di Terre Derthona, il consorzio nato per valorizzare il territorio.

Ho iniziato – continua lo chef – ad interessarmi alle zone del mio territorio, principalmente Colli Tortonesi e bassa Valle Scrivia dove mandavo un messaggio all’azienda agricola per presentarmi e conoscere l’azienda, la loro storia ed il loro prodotto finito. Ciò mi ha portato a collaborare con le aziende del territorio dove loro mi davano da testare i loro prodotti ed io gli mandavo foto, video, stories e videoricette. Da qui sono diventato Ambassador di Terre Derthona e promuovo i prodotti del territorio sui social, in tv ed ora anche nel ristorante. Siamo una zona in cui non abbiamo da invidiare nulla agli altri perché produciamo tutto ed abbiamo paesaggi da vivere a pieno”.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Costa, però, ha un sogno. “Il mio sogno – conclude il giovane chef Federico Costa – è arrivare fra una decina di anni ad essere sposato e con dei figli avendo ottenuto il massimo dal mio lavoro continuando, però, a divertirmi in quello che faccio alzandomi sempre con la voglia di andare a lavorare”.

Print Friendly, PDF & Email