Coronavirus Piemonte: Cirio risponde alle critiche

Oggi anche il Corriere della Sera, in un articolo a firma di Marco Imarisio, ha lanciato l’allarme: “Contagi piàù veloci che altrove. Il Piemonte diventa un caso” – “La crescita dei numeri nella Regione che prima ha superato e poi distaccato il Veneto. E c’è chi contesta la subalternità alle scelte lombarde” – “In Piemonte effettuati solo 69 mila tamponi, in Veneto e Lombardia più di 200 mila”.

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Pronta la risposta del Presedente della Regione Piemonte Alberto Cirio:

Ospite di Rai Radio1 il presidente Alberto Cirio ha infatti sostenuto che “stiamo vivendo quello che Lombardia, Veneto ed Emilia hanno vissuto dieci giorni prima. Abbiamo uno scostamento che ci dice che da noi il virus sta andando via ma in modo più lento, mentre il dato dei ricoveri in terapia intensiva è positivo e continua a dirci che negli ultimi dieci giorni la curva si appiattisce”.

Sempre a Rai Radio1 il presidente Alberto Cirio ha dichiarato che “dobbiamo mantenere le misure di contenimento e trovo assurdo permettere di riaprire una libreria. Stiamo lavorando per far stare la gente in casa e riaprire una libreria vuol dire che giustifico il fatto che uno esca per andarsi a comprare un libro. Non l’ho proprio capita”.

La Regione Piemonte lavora inoltre con il Politecnico di Torino alla ripresa delle attività produttive. “Stiamo predisponendo una guida per chi vuole lavorare in sicurezza – ha affermato il presidente Alberto Cirio  – Abbiamo bisogno che le nostre attività ripartano e quindi facciamo una proposta al Governo, scientificamente testata dall’Università, che può dare una graduazione magari anche legata all’età, per far tornare a lavorare le persone meno esposte al rischio. Penso si possa ragionare su un orario lavoro diverso, magari che non preveda la mensa”.

Speriamo che, al di là di tante parole, i dati dei prossimi giorni possano tranquillizzare tutti i piemontesi.

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