Coronavirus, cinque vittime in provincia. In ospedale a Tortona 10 positivi

AGGIORNAMENTO ORE 20:15 – In Piemonte c’è la quinta vittima di COVID-19. Si tratta di un paziente ricoverato in Alessandria.

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AGGIORNAMENTO ORE 17:30 – Nella mattinata di oggi si è tenuta una riunione informale in Prefettura cui hanno partecipato oltre al Prefetto Vicario, il Presidente della Provincia di Alessandria, il Dirigente della Protezione Civile della Provincia di Alessandria, i Dirigenti dell’A.S.O. e dell’A.S.L. e i rappresentanti dell’Unità di Crisi Comunale (composta dal vice Sindaco, Davide Buzzi Langhi, assessore alla Protezione e alla Salute, Paolo Borasio, assessore alle Finanze, Cinzia Lumiera, direttore del settore Sanità e Protezione Civile, Marco Neri, servizio Prevenzione e Protezione, Ufficio Stampa). Successivamente si è svolto un incontro in teleconferenza con l’unità di crisi regionale che, per tramite del prefetto di Torino, ha illustrato un’ipotesi di circolare interpretativa del DPCM 4 marzo 2020. A parere dell’Unità di crisi comunale di Alessandria tali chiarimenti non sono sufficienti ad affrontare tutte le casistiche che si presentano nella realtà alessandrina. In particolare l’Unità di crisi  regionale specifica che le misure già previste dal DPCM per sale cinematografiche e teatri debbano essere applicate anche a musei, discoteche e biblioteche civiche; queste misure, a giudizio della Unità di Crisi comunale, dovrebbero essere estese anche a ristoranti, bar, luoghi di intrattenimento e sale giochi. Pertanto, in via precauzionale, si raccomanda vivamente a tutte queste attività di attenersi all’obbligo di assicurare il rispetto del della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro  e di evitare in ogni modo assembramenti. Su proposta dell’assessore  alle Finanze del Comune di Alessandria verranno stanziati 50.000 euro sul capitolo della Protezione Civile destinato alle Emergenze, per sopperire alle prime esigenze, in attesa dello stanziamento di contributi statali o regionali ad hoc.

AGGIORNAMENTO ORE 17:00 – Sono in corso le operazioni per la riconversione dei reparti dell’ospedale di Tortona per attrezzarle alla cura specifica dei malati di COVID-19 “Coronavirus”, come predisposto dalla Regione Piemonte. Allo stato attuale nel reparto di Medicina 1 sono ricoverati 25 pazienti su 32 posti letto disponibili, 6 dei quali sono risultati positivi al tampone per il COVID-19, mentre per altri 6 si rimane in attesa dei risultati dell’esame; i 7 posti letto di Medicina 2 sono tutti occupati e 3 degenti sono risultati positivi; dei 6 posti di terapia intensiva attualmente attivati (altri 6 lo saranno nei prossimi giorni) 5 sono occupati, con un degente risultato positivo. Va specificato che di questi 10 pazienti ricoverati e risultati positivi al tampone, 6 erano stati trasferiti, negli ultimi giorni, da altre città vicine, precisamente dagli ospedali di Novi Ligure, Acqui Terme e Casale Monferrato. Inoltre dobbiamo purtroppo registrare un altro decesso di una persona ricoverata e risultata positiva al “Coronavirus” avvenuto questa mattina nell’ospedale tortonese. E’ già attivo un ufficio di relazioni con il pubblico, allestito nella sala prelievi presso l’ingresso ambulanze in piazza Cavallotti, aperto 24 ore su 24, per fornire informazioni ai famigliari dei degenti. Nelle prossime ore sarà anche attivato un numero telefonico specifico. Sono assolutamente infondate le notizie circolate nelle scorse ore di una chiusura del day hospital oncologico che invece resterà attivo presso l’ospedale. In questi giorni l’attività è stata sospesa ed i pazienti dirottati altrove solo per consentire interventi di sanificazione e ridefinire le modalità di accesso, ma già da lunedì il servizio riprenderà regolarmente e i degenti saranno contattati direttamente. Per quanto riguarda le visite ambulatoriali sono state tutte annullate quelle prenotate sino al 31 marzo: il CUP è già al lavoro per contattare direttamente, fin da questa mattina, tutte le persone che avevano visite programmate per riprenotare gli appuntamenti in altre strutture del territorio. Infine, va ricordato che Tortona non è “Zona Rossa”, ma solo una parte dell’ospedale cittadino è stato interdetto per ragioni di sicurezza sanitaria. La città non è ricompresa in nessuno degli ambiti emergenziali stabiliti dal Governo. “Sono ore non facili in cui si sta affrontando una situazione complessa che colpisce non solo la nostra città ma tutta la Nazione – ha dichiarato il Sindaco Federico Chiodi – comprendo l’apprensione che si possa generare in questi momenti, ma voglio rassicurare i Tortonesi che tutte le autorità preposte stanno lavorando alacremente per gestire l’emergenza, con grande spirito di collaborazione e nell’interesse della nostra comunità. Prego tutti di informarsi esclusivamente sui canali ufficiali del Comune, della Regione e dell’ASL AL, e di non cedere ai facili allarmismi, verificando sempre le fonti di ogni notizia. Purtroppo smentire segnalazioni errate sottrae molto tempo agli operatori, tempo che sarebbe meglio impiegato nella gestione della crisi. Infine ricordo ancora di attenersi alle disposizioni sanitarie ben note per limitare la diffusione del virus, senza che questo però stravolga le nostre vite, possiamo continuare a vivere la nostra città con qualche semplice accorgimento in più. Ne abbiamo bisogno per vivere serenamente e ne hanno bisogno le attività del nostro territorio che devono continuare a esistere anche dopo questa crisi”.

AGGIORNAMENTO ORE 16:30 – “La situazione dall’ospedale S. Giacomo di Novi Ligure – ha dichiarato Rocchino Muliere – è ancora difficile, ma nello stesso tempo il lavoro che stanno facendo gli operatori sanitari del nostro ospedale( medici, infermieri , amministrativi tutti i lavoratori del presidio ospedaliero) si può pensare che si possa andare verso una possibile riapertura della struttura. A loro, da parte di tutti noi cittadini, va un pensiero di sincera gratitudine per il lavoro straordinario che stanno svolgendo mettendo a rischio anche la loro salute. Fino a poco fa permaneva una persona contagiata dal coronavirus all’interno del DEA. Appena questa persona verrà spostata in un’altra struttura ospedaliera o a Tortona( nell’ospedale destinata ad ospitare i malati di coronavirus), potranno iniziare i lavori di sanificazione del nostro pronto soccorso. Nel frattempo , grazie al lavoro di pulizia e sanificazione negli altri reparti ed in particolare nel reparto di medicina e grazie ad alcuni provvedimenti organizzativi , si può pensare e sperare che l’ospedale della nostra città possa riaprire in tempi brevi. Tutto ciò è condizionato dalla situazione in continuo movimento. La speranza che il contagio non si moltiplichi e non metta nuovamente in crisi il nostro ospedale. Oggi, oltre al contagio) è la vera emergenza. Se il sistema sanitario va in crisi per l’aumento dei contagi e conseguentemente con l’occupazione di tutti i posti in rianimazione , e se aumentano gli operatori sanitari in quarantena, allora tutto diventerà molto più difficile. Ecco perché tutte le misure mirate a contenere il contagio sono di estrema importanza. Un pensiero va rivolto , anche da parte nostra, alla città di Tortona e a tutti gli operatori sanitari della città per il lavoro che stanno svolgendo per adibire l’ospedale tortonese come struttura destinata ad ospitare i malati di coronavirus”.

AGGIORNAMENTO ORE 13:45 – Il comune di Acqui Terme informa che nell’ospedale cittadino è stato confermato un secondo caso di COVID-19. I due pazienti affetti sono in trasferimento al Covid Center di Tortona.

AGGIORNAMENTO ORE 13:00 – I casi conclamati di coronavirus a Casale Monferrato salgono a quota 3. Intanto da Alessandria è giunta la notizia che alla clinica Salus è stato chiuso un reparto perché un paziente di 90 anni era risultato positivo al tampone.

AGGIORNAMENTO ORE 11:00 – Un agente della Polizia Municipale di Alessandria si trova a casa in quarantena perché la madre è ricoverata in terapia intensiva per il COVID-19. Intanto è emerso che sono 31 i contagiati in provincia.

AGGIORNAMENTO ORE 09:40 – Bollettino contagi Regione Piemonte ore 09,30: sono 135 le persone risultate positive al test sul “coronavirus covid19” in Piemonte: 47 in provincia di Asti, 31 nell’Alessandrino, 32 in provincia di Torino, 6 nel Verbano Cusio Ossola, 3 in provincia di Novara, 2 nel Biellese, 7 nel Vercellese, 2 a Cuneo e 5 provenienti da fuori regione. 80 persone sono tuttora ricoverate in ospedale. Di queste, 25 si trovano in terapia intensiva: 4 ad Asti, 8 a Torino, 2 a Orbassano, 3 a Vercelli, 5 a Tortona, 1 a Biella, 1 a Cuneo, 1 a Vercelli. Sono in isolamento domiciliare 52 persone. Tre le persone decedute. Finora sono 666 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 445 dei quali risultati negativi.

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PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Continua l’emergenza coronavirus in provincia di Alessandria. Nella notte è mancata una donna di 81 anni all’ospedale San Giacomo di Novi Ligure.

Fra poco a Torino inizierà una riunione con il Governatore Alberto Cirio, tutti i prefetti, i parlamentari piemontesi ed i sindaci dei capoluoghi per decidere le misure per i prossimi giorni.

 

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