Venerdì 21 luglio ultimo appuntamento alla Fondazione Luigi Longo: Gian Marco Griffi presenta il suo romanzo “Ferrovie del Messico” e concerto “Colonna Sonora” con la cantautrice e violoncellista Simona Colonna.
Castellazzo Bormida – Venerdì 21 luglio alla Fondazione Luigi Longo – via Baudolino Giraudi 421- Castellazzo Bormida AL -, ultimo appuntamento, prima della pausa agostina, della rassegna: “E a un certo punto il rosso cambiò colore” (dalle ore 21, ingresso libero). La serata inizierà con la presentazione del libro di Gian Marco Griffi Ferrovie del Messico e, a seguire, il concerto della violoncellista e cantautrice Simona Colonna: Colonna Sonora. Gian Marco Griffi è un tizio di Asti sui quarantasei che per campare dirige un circolo di golf (da martedì a domenica) e di lunedì, quando ha tempo e voglia, scrive storie. In altri termini è quel che per antonomasia si definirebbe uno scrittore della domenica, ma nel suo caso tocca precisare che il giorno giusto è il lunedì, perché la domenica lavora e il lunedì no. Insomma, è uno scrittore del lunedì. Di lunedì ha scritto moltissimi racconti, alcuni dei quali poi pubblicati su diverse riviste letterarie, mentre altri sono finiti in due raccolte che si intitolano Più segreti degli angeli sono i suicidi (Bookabook, 2017) e Inciampi (Arkadia, 2019); specialmente di lunedì, ma anche in diversi altri giorni della settimana – sfruttando la pandemia -, ha scritto Ferrovie del Messico, pubblicato da Laurana nel 2022, romanzo che ha vinto un pacco di premi (Premio Città di Leonforte, Premio Augusto Monti, Premio Mastercard Letteratura, Libro dell’anno Fahrenheit, Premio Zeno, Premio Mario La Cava), più tantissimi altri riconoscimenti tangibili e intangibili, piccoli e grandi, quali per esempio la candidatura alla dozzina del Premio Strega, l’amore di molti lettori, il primo nella classifica di qualità dell’Indiscreto, aver venduto circa 20mila copie, essere piaciuto a mia mamma. Cosa
trovata in Ferrovie del Messico? Se cercate dell’avventura, in questo romanzo ne troverete a bizzeffe. Se cercate della
letteratura, con questo romanzo ne farete una scorpacciata. I luoghi e i tempi: Asti, Repubblica Sociale Italiana, febbraio 1944; su e giù per le ferrovie del Messico, tra gli anni Venti e gli anni Trenta del secolo scorso. I personaggi (non tutti): Cesco Magetti, milite della Guardia nazionale repubblicana ferroviaria, tormentato dal mal di denti, incaricato di compilare una mappa delle ferrovie del Messico (l’ordine viene dall’alto, molto dall’alto); Tilde Giordano, ragazza bellissima e folle, imbevuta di letteratura, della quale Cesco si innamora all’istante e perdutamente; Steno, devotissimo fidanzato di Tilde, partigiano senz’armi; don Tiberio, prete di città confinato a Roccabianca a causa di certe sue insane passioni; Epa, cartografo samoano (delle Samoa tedesche); Adolf il Führer e la sua consorte Eva, alle prese con l’abuso di anglicismi; Angelo detto Angelino detto Angelito detto Lito Zanon, addetto cimiteriale alla bollitura di cadaveri; Mec il muto, suo sodale fin dai tempi in cui insieme costruivano ferrovie in Sudamerica; le due Marie, entrambe di nome Maria; Bardolf Graf, impiegato amministrativo, ignaro motore immobile di tutta la storia e molti altri personaggi ancora!
Proposto da Alessandro Barbero al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione: «Ferrovie del Messico merita di essere candidato al Premio Strega per la novità, e l’ambizione, del concetto e della trama, come per la qualità della scrittura: il romanzo è scritto in una lingua versatile e mutevole, spesso apparentemente orale ma in realtà letteratissima, che attinge a tutte le risorse dell’italiano, delle parlate regionali, dei linguaggi specialistici, e financo a gerghi furfanteschi e fantastici. […]
Ferrovie del Messico si staglia con un’originalità che merita di essere segnalata.» Dopo questa presentazione che sarà condotta da Paolo Enrico Archetti Maestri, sarà la volta del concerto, in solo, di Simona Colonna: Colonna Sonora! Ecco come Simona
descrive il suo set: “il mio racconto sonoro che descrive le emozioni, le origini e le speranze del mondo musicale che vivo. Gli occhi che vedono, le parole che narrano, e i suoni che mi vivono da sempre. La mia voce è accompagnata da quella di Chisciotte, il fido violoncello, e insieme proviamo a trasmettere e condividere i brani originali scritti in lingua piemontese ed italiana. Siamo in cerca di verità leggendarie o vere leggende, le nostre. Sempre in avanti, appena oltre l'angolo del consueto e del già visto o sentito.
Una rincorsa che svela l’arcano dei ritmi antichi mai sopiti, ma anche di quello che verrà perché no! Una composta di parole, legno e anima che marca il confine delle non frontiere, del viaggio perpetuo verso la vita stessa, compagna di strada e di emozioni da condividere. Perché questa è la musica…pura condivisione! Accorrete numerosi, c’è posto per tutti!”.
Simona Colonna violoncellista, flautista, cantante e autrice di canzoni ha collaborato con svariate orchestre e con artisti come Peppe Servillo, Enrico Rava, Stefano Bollani, Roberto Gatto, Javier Girotto, Maurizio Giammarco, Aires Tango, Danilo Rea (solo per citarne alcuni).
Partecipa e vince numerosi premi, ma ci piace ricordare soprattutto la sua presenza come ospite della trasmissione “A sua immagine” il 30 marzo del 2013 per l’evento dell’ostensione della Sacra Sindone, trasmesso in Mondovisione da Rai 1, dove ha eseguito alcuni brani originali composti per l’occasione e la partecipazione a Le Cirque du Soleil come solista cantante e violoncellista, nello spettacolo Circense ALIS. Tra i suoi lavori discografici segnaliamo “Masca vola via”, una suite per voce e violoncello in lingua piemontese e l’ultimo lavoro intitolato “Folli e Folletti”. Simona si esibirà, per la seconda volta a Cargo21, memorabile la sua partecipazione nella serata dedicata alla cara Betti Zambruno, e, da allora, è nato il desiderio di farla tornare per un concerto tutto suo! Ci fa piacere segnalare
che la rassegna riprenderà il 25 agosto con la presentazione del libro Compagne. Una storia al femminile del Partito
comunista italiano di Livia Turco (e un concerto di musica folk piemontese!) e poi, a seguire, il primo settembre con lo spettacolo di teatro dedicato ad Alfonsina Strada, prima donna a correre il Giro D’Italia con Maria Giulia Campioli, Francesco Grillenzoni e Stefano Garuti dei Tupamaros: Alfonsina corridora! Ricordiamo che la rassegna “E a un certo punto il rosso cambiò colore” è curata artisticamente da Paolo E. Archetti Maestri ed Eugenio Merico degli Yo Yo Mundi.
Patrocinata dal Comune di Castellazzo Bormida con la collaborazione de l’Associazione Gioco del Mondo, l’Associazione Memoria della Benedicta, Radio Gold, Ristorazione Sociale “Ristò”, Vignale Danza e Artemusica.
L’ingresso è, come sempre free, ma sono gradite donazioni libere e volontarie. Per informazioni: 333.3370203 – 393.90940042.
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