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ADI Design Museum, la storia del design e della società

Entrati nel museo dell’Associazione per il Design Industriale (Via Ceresio 7, Milano) si ha la possibilità di entrare nella storia che ha reso celebre il design italiano, documentata dal 1954, anno del primo premio “Compasso d’Oro”, il più grande riconoscimento del settore a livello internazionale tutt’oggi in esecuzione, grazie ai progetti che ancora oggi riecheggiano nello stile italiano. La mostra comprende una selezione di 30 premiati tra le 27 edizioni nella propria collezione permanente della Fondazione ADI, rendendole centrali nel contesto in cui sono state progettate, raccontando l’evoluzione della società italiana attraverso i manufatti che la hanno caratterizzata.

Al suo interno si possono trovare esempi che tutt’oggi sono davanti agli occhi di tutti, dalle metropoli alle colline, dalle montagne al lungomare, come la FIAT Panda del premiata e firmata nel 1981 da Giorgietto Giugiaro o la ben più recente Ferrari Monza SP1, vincitrice nel 2020 a firma di Flavio Manzoni. Ma si trovano anche oggetti che oggi ci sembrano comuni ma che derivano dalla progettazione e dalla ingegnosità dei progettisti dell’epoca, come gli scarponi da sci con gli antenati degli ormai “classici” allacci del 1967, il simbolo e l’immagine coordinata della regione Lombardia del 1979 o le storiche pubblicità della Campari che hanno raccontata la storia e la cultura dell’azienda premiate nel 1991.

Già durante la metà del secolo scorso si voleva omaggiare la forza del design italiano del mondo, risultando perfettamente descritto dalla frase di Adrea Branzi, architetto, professore e premiato con il Compasso d’oro alla carriera nel 1987, presente nella mostra permanente, che recita: << Il design italiano è l’unico in Europa a conservare la capacità di declinare processi produttivi tra loro molto differenziati, derivati da una post modernità che non nasce da una posizione teorica, ma da un’attitudine spontanea che si alimenta di un sistema particolare, dove l’industria della grande serie e l’artigianato sperimentale costituiscono un unico territorio integrato>>.

Federico Pasino

Categories: Cultura
Redazione Alessandria24.com:
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