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Un aiuto alla ripartenza del “wedding”

Castello di Grinzane Cavour - museo delle Langhe -

Aiutare la ripartenza di tutte le attività e dell’indotto che ruota attorno al comparto del “wedding”, valorizzando il territorio piemontese anche come destinazione turistica di eccellenza, con panorami e servizi di accoglienza di alto livello.
È questo il contenuto della proposta di legge presentata da Sarah Disabato (M5s), che ha iniziato il suo iter in Terza commissione (presidente Claudio Leone).
“La filiera del matrimonio, delle unioni civili e delle cerimonie in genere è un sistema complesso che mette insieme produttori di eccellenza del made in Italy e aziende commerciali, della ristorazione e di servizio. In totale, esclusa la ristorazione, si tratta di circa 2000 aziende che danno lavoro a 15 mila addetti e muovono un giro d’affari complessivo di alcuni milioni di euro in Piemonte” ha spiegato Disabato.
Nel 2018, l’anno prima della pandemia, in Piemonte si sono celebrati quasi tredicimila matrimoni.
La pdl vuole valorizzare e promuovere la nostra regione in questo settore in grande crescita, viste le location disponibili, le dimore storiche e la presenza di grandi professionisti, artigiani e commercianti, in grado di soddisfare ogni esigenza e coprire tutta la complessa e articolata filiera.
Il testo verrà inviato al Consiglio delle autonomie locali (Cal) per il parere e le consultazioni online di tutti i soggetti interessati saranno aperte fino al prossimo 4 novembre.
Sono infìne stati designati i relatori, Sara Zambaia (Lega) di maggioranza e la stessa Disabato di minoranza.
La Commissione ha inoltre audito i rappresentanti di Assosistema – Confindustria in merito all’attività di lavanderia in ambito sanitario e socio-assistenziale pubblico e privato.

Paolo Baratto:
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