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Il Buon Pastore

“IL BUON PASTORE” Quel Nazareno dei tempi andati sempre presente e immanente: “Io sono la Via, la Verità e la Vita” un condensato d’intenti nei percorsi esistenziali di ogni Credente del Cristianesimo: deontologicamente il Primo Maestro. La Pasqua di Resurrezione diverrebbe sistematica giorno dopo giorno ‘dì per dì’… (.)

di Antonino Freni

Ci sforzeremo di non nominare il nome di Lui invano! Come da Comandamento. E, non scherzeremo coi Fanti e lasceremo in pace (tranquillamente) anche i Santi. Il Buon Pastore è stato il Primo Uomo, la prima figura rispettosa, rispettevole che all’origine dell’origine dell’Umanità ha rappresentato il Buon Padre, con un’etica irraggiungibile, impossibile da ragguagliare.

Il Buon Uomo fu capace di indicare la Via Maestra che gli uomini avrebbero dovuto percorrere nel loro cammino esistenziale sulla faccia della Terra: fu così che si formarono i Maestri. E, lo vediamo ancora (col nostro reale immaginifico) quell’antico Saggio, sagace Signore munito di un semplice Ramoscello d’Ulivo a mo’ di bastone/bussola indicarci la “Scia” spirituale del tutto formatrice, ‘formattata dal “Gran Fattore” a sua immagine e somiglianza.

Convivenza tra i Popoli e crescita delle Società nel rispetto ‘Inter-gente’ reciproco. Senza alcuna alterigia, senza tracotanza, senza fulminanti velleità, senza ipocrisie, senza indottrinamenti di carattere (e vedute) personali.

Ai suoi fidati Apostoli disse: “Andate, e, fatevi pescatori di anime”. Un Pastore (così lo vediamo) che si rivolge con assoluta tranquillità a degli Uomini davvero speciali: (gli Apostoli): investendoli di un gravoso e difficile compito, trasformarli in “Pescatori” di anime vaganti nell’Emisfero “mesopotamico”.

Così, Costoro fecero, ubbidendo al primo grande dovizioso ‘catecumenale’ Ordine. Impreziositisi e impregnatisi così da fattiva e costruttiva collaborazione. I Pescatori ‘calarono le àncore’ nel “mare magno” della nascente Società e si rivolsero ai contadini, agli allevatori, agli artigiani, agli Operai per trasmettere il messaggio divino del Buon Pastore.

 

Un mio caro Amico Lucio ‘Della Luce’ ha voluto titolare anche il ‘sovrascritto’ per la volontaria prestazione d’opera senza alcuna ‘retribuzione’ per un Luogo Sacro davvero unico e prezioso come effettivi e perenni “Peones’ lasciando il campo dirigenziale ad altri geniali Superiori della “Confraternità”. L’appellativo è estremamente gratificante almeno per noi Eterni Operai al volontario spirituale Servizio.

 

Indispensabili ‘Categorie’ in marcia per solcare la Via maestra con gli Insegnamenti Divini si misero in cammino. Quella primordiale Società nasce con il significativo Buon Pastore, con degli ‘imperativi categorici’: “Gli ultimi saranno i Primi”, “Consolare gli Afflitti”, “Quel che avete fatto all’ultimo Viandante, lo avete fato a me…”, “Perdona i tuoi nemici…”, “Presta e porgi l’altra guancia…” La lezione dei 40 giorni e 40 notti della prima Alluvione, con l’apparizione dell’Arcobaleno, in cui “Io darò il via ad un’Alleanza tra me e Voi!”: sarà l’Orma morale e civile dei Popoli non necessariamente preferendo di carattere religioso.

 

La Torre di Babele come prima ancestrale similitudine della società offuscata da una ‘materia grigia’ sin da quella ‘Notte dei Tempi’ è immancabile e presente nelle odierne ‘conflittualità’ in cui gli Uomini con superbia vogliono sfidare sua “Maestà il Maestro” elaborando vanamente e con spregio comportamenti contro la “Legge precostituita’ del Cristianesimo. Così facendo si resero ‘artefici’ e “Soggetti” attivi del tutto rappresi nella superbia inducendo più e più volte le Comunità in stato confusionale. Coloro che vollero sfidare il Buon Dio Iniziarono – confabulando – col parlare lingue diverse tra Loro. Il che ancor oggi sembra sovranamente vigente tra i Popoli e così fu, e lo è tutt’ora: e, il ‘disordine regna sovrano.

 

“Sodoma e Gomorra … le ‘Tenebre’. “La sorgente d’acqua viva… la ‘Prosperità’.

Le primitive ‘Cattedre’ come ‘Categoriche Lezioni’ attraverseranno secoli e secoli di storia; facendo emergere una nuova unica inderogabile ‘Figura’ lavorativa: l’Operaio. L’Homo Faber’: Gli Operai: capaci di sobbarcarsi compiti e lavori difficili con grande dispendio di fatica, costruendo capanni, e case, viuzze, strade, chiese, templi e luoghi di culto. Poi cattedrali nel deserto.

Il miscredente, l’agnostico, l’ateo o ‘l’infedele’ come il sottoscritto negli intendimenti ha compromesso i loro probi lavori; pilotandoli malamente senza ‘maneggiare’ con estrema cura; indicando (talvolta) strade non conformi, non finalizzate a “rette vie”.

 

Gli operai dall’ “impari” passo con ingegnosi uomini preposti a reggere le sorti dell’Umanità hanno dato il meglio di loro stessi. Sono stati pagati con la giusta ‘mercede’ fin quando gli insegnamenti del Buon Pastore venivano presi in considerazione e come indiscutibili ‘memorandum’ messi in opera. Con l’andar del tempo ‘le linee guida’ sparirono e pure in men che non si dica anche i primitivi insegnamenti della Cristianità. Si fecero largo teorie e metodi lungamente in antitesi coi dogmi di una confacente civile correttezza nei rapporti umani e sociali. Gli insegnamenti ricevuti, i traguardi raggiunti in ogni campo non trovarono applicazione nelle moderne Società.

 

 Sembra sempre più evidente l’iniezione di un “virus” malevolo infettato, infettante tendente a malandare il civile decoroso decorso delle conquiste civili, raggiunte dai nostri Padri con diuturne fatiche e lotte sindacali di e in ogni ordine e grado.

 

Leggi e metodi del tutto ‘draconiani’ presero il sopravvento contrastando la liceità dei comportamenti in cui “L’Uomo era al servizio dell’Uomo’: imperdonabili poiché improponibili. Metodica del tutto intollerabile! (.)

 

Il buon Pastore creandoci a Sua immagine e somiglianza aveva permeato l’Umanità di dignità elementari ma sostanziali. I presunti nuovi “buoni pastori” cancellarano in un sol colpo le pietre miliari: i capisaldi della civiltà e con assoluta non curanza continuano in questa disonorevole vessazione. Il primordiale Buon Pastore (ricco di senno) si mise al servizio degli Uomini, i nuovi buoni pastori ricchi di beni materiali non furono più al servizio della collettività. Si misero e si mettono in una critica condizione sottomettendo ‘sotto mentite spoglie’ gran parte delle Collettività con “doverosa dovizia”.

Il ‘divide et (non) impera’ si espande: Non ci sono più soldi per le esigenze correnti: permangono invece su una “grossa” pletora di reggitori grossolani e spregevoli privilegi infinitamente dannosi per le correnti attività nella Società.

 

 Poi i “Virus” faranno la loro apparizione e il Corso  – decorso – sarà devastante coinvolgendo “Ricchi e Poveri”, Primi e Ultimi della classe.

 

Vogliamo Un Buon Pastore all’antica, l’Individuo dei Buoni Insegnanti: Il primitivo Buon Pastore così fece e così disse. Torniamo ai vecchi tempi, in un mondo che possa produrre convivialità, collaborazione.

 

Pace e Progresso, senza calpestare elementari primordiali diritti. L’esemplare Mondo del Volontariato supplisce la carenza apportata dai cattivi e maldestri Maestri. A proposito di Pastori diamo il giusto corrispettivo alle Maestranze di ogni attività agreste e campestre. Il loro primitivo, faticoso lavoro è un antidoto antico ai guasti della crescita e produttività: Codesti Gran Fattori.

 

La “Psyche” indispensabile per generale, rigenerare, rinfoltire la straordinaria ‘ caverna che l’uomo ancora detiene abitandola nel profondo suo Intimo.

 ‘Quell’Interno Giorno’ come afflato che sgorga il soffio vitale con Le Facoltà dell’Anima:

 < Ragione con la ragione contemplativa e raziocinante, l’Opinione e la Sensazione >

“Plotino” allungherà quel ‘Brodo primordiale’ come un’Anima Una e molteplice, non in solitudine non in dualismo non in triplice o quadruplice Stato ma ben assestata e irrorata nelle Moltitudini…

 

“Sfruttare” senza strafare senza ulteriori stravolgimenti; con la massima cautela e attenzione verso il mondo che ci circonda. Tutto ciò contribuìrà a risollevare le sorti della nostra Cara Terra. Oggi l’Italia versa in una precarietà effettivamente: davvero sconcertante. Svegliamoci da questo torpore, da questa stagnazione involuta e involutiva. Non vogliamo vedere più ‘Mercati’ che producano Guerre, Fame, Crudeltà verso Persone Animali e Cose, ma: nuovi Mercati volti e votati verso un generale Benessere per generare un Ambiente sostenibile.

Gli sconvolgimenti sgomentano.

Categories: Cultura
Antonino Freni:
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