Associazione Culturale “LiberaMente”: venerdì 10 ottobre a Cavour incontro con il giornalista Fausto Biloslavo per la presentazione del libro “Talebani dell’accoglienza – Vittime e mercanti del business dell’immigrazione”

Cavour (TO) – Nuovo appuntamento a cura dell’Associazione Culturale “LiberaMente – Laboratorio di Idee”. Venerdì 10 ottobre, alle 21, a Cavour presso il Salone al primo piano del Polivalente, via Vigone 1, si terrà l’incontro con il giornalista Fausto Biloslavo per la presentazione del suo libro “Talebani dell’accoglienza – Vittime e mercanti del business dell’immigrazione”. Modera la professoressa Anna Bono. Ingresso libero.
”Da anni la nostra associazione organizza eventi e presentazioni, ma presentare Fausto Biloslavo è sempre emozionante, in quanto i suoi libri ed i suoi racconti sono in grado di scuotere le coscienze, accendere il pensiero e lasciano sempre qualcosa di importante.
Questo suo ultimo lavoro presenta un quadro davvero interessante ed utile a capire il mondo dell’immigrazione e tutto lo sfruttamento che si cela dietro all’accoglienza incondizionata che molti predicano” ha commentato Fabrizio Priano, Presidente dell’Associazione.
Fausto Biloslavo (Trieste, 13 novembre 1961) è un giornalista italiano. Si diploma all’Istituto nautico di Trieste, poi s’iscrive alla locale università, dove consegue la laurea in scienze politiche. Agli inizi degli anni ottanta sceglie la strada del giornalismo, dopo avere militato, a 17 anni, e per un breve periodo, nel Fronte della Gioventù di Trieste.
Nel 1982 segue la guerra del Libano come fotografo freelance. Un anno dopo, insieme ai colleghi Almerigo Grilz e Gian Micalessin, due giornalisti anche loro vicini alla destra triestina, fonda l’Albatross Press Agency, agenzia di stampa che collaborò con Panorama ed il TG1, Avvenire, L’Europeo, Gazzetta Ticinese ed il Sunday Times, realizzando servizi in aree del mondo interessate da eventi bellici, di guerriglia o rivoluzionari.
Nel 1987, nel contesto dell’invasione sovietica, viene arrestato in Afghanistan dalle truppe governative filo-sovietiche, alla fine di un lungo reportage con i mujaheddin del comandante Aḥmad Shāh Masʿūd. Rimane in carcere per sette mesi, riuscendo a rientrare in Italia solo grazie all’intervento diretto del presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
All’inizio degli anni novanta è inviato in Jugoslavia, dove segue gli eventi in corso che porteranno alla secessione di Slovenia, Croazia, Bosnia e Kosovo. Sempre negli anni novanta Biloslavo si è occupato più volte anche dei massacri delle foibe pubblicando diversi articoli su il Giornale Nuovo, su Il Borghese ed Epoca.
Prima di affrontare l’assedio di Sarajevo conosce Cinzia, triestina, divenuta poi sua compagna di vita. Nel 1997 si reca nella Cecenia sconvolta dalla prima guerra, dove contribuisce alla liberazione del fotografo Mauro Galligani, rapito da una banda locale. Nel 1999 si sposa con Cinzia. Dall’unione nasce la figlia Beatrice. Con la sua famiglia vive a Trieste, città dove torna sempre alla fine di ogni servizio.
Nel 2001 è uno dei primi giornalisti ad entrare a Kabul al seguito delle truppe occupanti statunitensi e nel 2003 segue le truppe anglo-americane nella guerra contro l’Iraq fino alla caduta del regime di Saddam Hussein. Nel 2011 è l’ultimo giornalista italiano ad intervistare il colonnello Gheddafi prima dell’aggressione della NATO contro la sua nazione e del suo conseguente assassinio.
Fausto Biloslavo lavora per il Giornale e collabora con varie testate come Panorama, TG5, Studio Aperto, TGcom24, Sky TG24. Dal 2013 Biloslavo ha partecipato alla fondazione del sito di crowdfunding “Gli Occhi della Guerra”
Nella sua carriera ha collaborato inoltre con NBC, CBS, Norddeutscher Rundfunk, TS[non chiaro], Time, Life, L’Express, Insight, Rai, Canale 5, Italia 1, Rete 4, Corriere del Ticino e altre testate minori.
Nel 2022, è il corrispondente del TGcom24 a Kiev nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina.

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