Addio a Claudio Lombardi, il progettista di motori vincenti nel mondo

SPINETTA MARENGO – Non si ricorda, nella storia del rallismo mondiale, una macchina così tanto vincente come la Lancia Delta che aveva il motore creato da Claudio Lombardi, l’ingegnere alessandrino che ha legato il suo nome a Fiat alle origini, e poi a Ferrari e Aprilia, che si è spento oggi, a 83 anni.

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Ad ascoltarlo, mentre raccontava dettagli tecnici, c’era da restare incantati per tanta vasta conoscenza e semplicità nelle spiegazioni, tante idee innovative, tanto amore per il suo mondo e per le relazioni, profonde, di stima e di affetto, con i più grandi interpreti, un legame speciale, ad esempio, con Miki Biasion e l’ingegnere era sempre presente alle iniziative del più volte campione del mondo.

Classe 1942, spinettese, si laurea in ingegneria meccanica all’Università di Bologna, indirizzo che segna tutta la sua vita, “trasporti”. Anche in forma di quattro ruote con una marcia in più.

Ricercatore in campo motoristico in Fiat dal 1968 al 1974, il suo impegno è sulla dinamica di generazione delle sostanze inquinanti dei gas di scarico e dei dispositivi per ridurle.  Perché l’attenzione all’ambiente è sempre stata, per Lombardi, una priorità.

Poi i quindici anni in Lancia, dal 1975 al 1990,per le sue qualità inserito  nel reparto corse per la progettazione  delle vetture per il Mondiale rally.

Grazie a lui, nel 1986, la Lancia brevetta il motore Triflux. Molti i titoli mondiali, una vettura su tutte, la Lancia Delta S4. Quando Cesare Fiorio passa alla Ferrari, dal 1989 al 1991 Lombardi diventa team manager Lancia. E quando, proprio nel 1991, Lancia decide di chiudere le attività sportive, anche l’ingegnere alessandrino è chiamato a Maranello, fino al 1994 direttore dell’attività motoristica di F1. 

 

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La F1 con Ferrari, la Superbike con Aprilia

Nel campionato 1991, dopo l’uscita di Fiorio, per alcuni mesi ha sulle sue spalle anche la direzione sportiva, cedendo poi quel ruolo ad Harvey Postlethwaite, concentrandosi di nuovo sulla parte tecnica. Luca Cordero di Montezemolo gli affida la riorganizzazione del settore: è merito suo l’introduzione  di tecnologie all’avanguardia, come il comando pneumatico delle valvole e gli interventi di estrazione  del gas dal carter e di lubrificazione.

 

Lombardi
Fiat, Lancia, Ferrari, Aprilia: ovunque Claudio Lombardi è stato un innovatore e un vincente

Nel 1994 Lombardi lascia la F1 e passa al Gran Turismo, anche da competizione, per il Cavallino Rampante, fino al 1999.

Dal 2000 al 2010 passa alle due ruote, in Aprilia, libero professionista a cui è affidato il coordinamento  dei propulsori high end, e la ricerca sui motori, stradali e da competizione. Il capolavoro è quello dell’Aprilia Rsv4, che si richiama ai propulsori Ferrari del 1990, e permette alla società di Noale  di egemonizzare il Mondiale Superbike nella prima metà degli anni ’10, con Max Biaggi e Sylvain Guintoli.

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Lombardi, per tutti ‘l’ingegnere’,  ha proseguito, fino all’ultimo, la sua attività di consulente nell’automotive, soprattutto sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili e tecnologie per veicoli elettrici e ibridi.

 

Politica e ambiente

In parallelo, soprattutto dall’inizio degli anni Duemila, l’impegno politico, consigliere provinciale, poi consigliere comunale e assessore all’ambiente, salute e protezione civile. Esponente di Legambiente, vicino alle associazioni e ai movimenti Stop Solvay, si è sempre schierato al fianco degli abitanti di Spinetta e, anche, di altre zone. Autore di un libro risultato di studi approfonditi e di suggerimenti preziosi.

Alla famiglia le condoglianze e la partecipazione della redazione di Alessandria24.

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