“Le mille e una Novi”: il nuovo libro di Andrea Vignoli pubblicato da Epoké

Novi Ligure – A undici anni dall’ “Audace colpo dei soliti ignoti e altre storie novesi”, torna in libreria con la sua nuova fatica Andrea Vignoli, giornalista, autore, insegnante ed ex consigliere comunale novese, con nuovi aneddoti, fatti curiosi e vicende misteriose accadute in città.
“Le mille e una Novi”, questo il titolo del volume appena pubblicato da Epoké, prende le mosse da un manoscritto del 1750 in cui è descritto un pellegrinaggio a Roma da parte di alcuni membri della Confraternita della Maddalena.
La prima presentazione è in programma giovedì 2 ottobre proprio alla Basilica della Maddalena (ore 17.30, via Abba), con la partecipazione del priore Paolo Reppetti, dell’editor Gerardo Baldassarre e di Elena D’Elia, libera professionista nel campo del
restauro e degli allestimenti museali, che ha illustrato il volume.
Nel dettaglio il libro, che va ad arricchire la collana Chilometrozero di Epoké, non è una semplice cronaca, ma una raccolta di storie e curiosità che narrano la storia di un territorio e delle sue profonde trasformazioni. Un’opera per chiunque voglia comprendere come la storia locale si intrecci con i grandi temi della società, invitando a una riflessione continua sul nostro concetto di comunità e identità.
Con un approccio che mescola indagine storica e narrazione, Vignoli ci accompagna in un viaggio nel tempo per esplorare momenti cruciali e curiosità poco note del Novese, dal Seicento ai giorni nostri. Tra le pagine si rivivono gli eventi della Guerra di successione austriaca, un periodo in cui la città fu ripetutamente occupata dalle opposte fazioni. Si esplorano i bivi della storia, le decisioni prese e le strade non percorse, come il progetto di un canale navigabile verso Milano o l’ipotesi di una teleferica da Genova a Serravalle.
Il volume affronta anche temi più recenti e controversi, come i siti inquinati del territorio. Andrea Vignoli invita i lettori a riflettere sulla “trasformazione di un territorio e delle persone che lo popolano”, interrogandosi su come il passato abbia plasmato il presente e su come il futuro possa ancora essere cambiato.

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