Parcheggi, il Tar boccia il ricorso di Amag Mobilità

ALESSANDRIA – Nella battaglia aperta per la gestione della sosta a pagamento, con Fratelli d’Italia che chide le dimissioni di sindaco e giunta e Amag Mobilità che minaccia azioni legali per i toni del Comune, la pronuncia del Tar Piemonte, che oggi ha respinto la richiesta cautelare di Amag, stabilisce, tra l’altro che non è possibile alcuna proroga.
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In particolare, il Tribunale ha rilevato che la nota comunale impugnata da Amag Mobilità “riguarda la mera fase esecutiva del contratto e della sua naturale scadenza e non è da considerarsi provvedimento impugnabile“, sollevando anche dubbi di giurisdizione
La sospensione richiesta, sempre secondo il Tar, “non avrebbe effetti pratici, né potrebbe incidere sulla naturale scadenza del contratto, né il Tribunale potrebbe ordinare al Comune una proroga tecnica del servizio.
Sempre nella spiegazione del Tar è evidenziato “che non esiste alcun pregiudizio immediato per Amag, perché il bando di gara è già sospeso fino alla sentenza di merito, prevista per il 15 ottobre 2025, per cui l’interesse legittimo di Amag, cioè la partecipazione alla gara, risulta essere già tutelato”.
Su questa pronuncia l’Amministrazione comunale interviene evidenziando che “per risolvere buona parte del problema delle lavoratrici e dei lavoratori servirebbe che Amag Mobilità ritirasse il proprio ricorso e facesse ripartire immediatamente la gara oggi congelata. Così che le nove persone possano rientrare immediatamente al lavoro”.
Si ribadisce un concetto più volte espresso negli ultimi giorni. “Il Comune ha agito con coscienza e nel solo interesse delle alessandrine e degli alessandrini: si vogliono così recuperare e restituire risorse economiche alla comunità cittadina, garantendo al tempo stesso il lavoro ai nove dipendenti coinvolti nel servizio sosta”.
Fra gli obiettivi “dimostrare di poter gestire i parcheggi in modo efficace, efficiente e con maggiori entrate da destinare alla cura della città”
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