Fondazione Piemonte dal Vivo: Matteo Negrin confermato Direttore fino al 31 dicembre 2027

Torino – Il Consiglio di amministrazione della Fondazione Piemonte dal Vivo, presieduto dal Presidente Gianluigi Porro, ha approvato oggi, martedì 20 maggio 2025, il bilancio d’esercizio dell’Ente per l’anno 2024. Un bilancio che rappresenta per Piemonte dal Vivo la conclusione di un triennio strategico – con risultati numerici significativi e progetti di eccellenza nazionale – e che allo stesso tempo anticipa un nuovo biennio all’insegna della continuità. Il CDA ha, infatti, contestualmente rinnovato l’incarico al Direttore Matteo Negrin fino al 31 dicembre 2027.
Si conclude oggi il mio mandato di Presidente dell’Ente, dopo un triennio che ha visto il Circuito rafforzare la propria vocazione di ente abilitante e moltiplicatore di opportunità, capace di connettere territori e comunità, artisti e istituzioni, educatori e operatori culturali – dichiara il Presidente Gianluigi Porro. Tutto ciò è stato possibile grazie alla fiducia e alla collaborazione di una vasta rete di stakeholder; a tutti va il mio più sentito ringraziamento, per aver condiviso insieme questo cammino, nella costruzione quotidiana di un patrimonio comune.
“Il bilancio 2024 della Fondazione Piemonte dal Vivo mostra quanto lavoro è stato fatto a sostegno dello spettacolo dal vivo nella nostra regione. Un punto focale è stato il coinvolgimento di tutto il territorio nelle attività culturali. Siamo fermamente convinti che dove le comunità non possono andare verso la cultura sia quest’ultima che deve andare verso di loro. Una capillarità che ha l’obiettivo di portare l’arte in ogni angolo della regione con al centro l’inclusività e l’accessibilità.
Colgo l’occasione per ringraziare il presidente Gianluigi Porro per il lavoro di questi anni e faccio i migliori auguri al direttore Matteo Negrin a cui è stato rinnovato l’incarico. Il nuovo triennio si apre con la prospettiva della nostra candidatura alla NID – New Italian Dance Platform, che nel 2026 ci permetterà di diventare capitale italiana della danza, un settore strategico e su cui lavoriamo da tempo, dimostrazione ulteriore di come questo Ente sarà sempre di più strategico nello sviluppo culturale della nostra regione” le parole dell’assessore alla Cultura, Sport e Turismo della Regione Piemonte Marina Chiarelli.
I risultati numerici del 2024 superano ampiamente l’attività del periodo pre-pandemico: 916 recite in 160 spazi su tutto il territorio regionale, 82 comuni coinvolti e 302 compagnie ospitate, di cui più di un quarto piemontesi.
Con oltre 148.000 presenze, il 2024 ha visto una crescita complessiva del pubblico (+12%), spinta da un significativo aumento del numero di abbonati, con un incremento del 28% rispetto all’anno precedente, a conferma del rafforzamento del rapporto tra le comunità locali e la proposta della Fondazione.
Tra i progetti strategici, il Centro di Residenza Lavanderia a Vapore – Casa Europea della Danza si rilancia quale laboratorio di linguaggi ibridi e punto di incontro tra comunità artistiche. In parallelo, Hangar Piemonte evolve il suo lavoro al servizio di enti, reti e organizzazioni che desiderano attivare cambiamenti strutturali nel rapporto tra cultura, scuola, salute, imprese e comunità.
Il bilancio economico 2024 raffigura un valore della produzione che ha raggiunto i 6,97 milioni di euro. I ricavi da abbonamento e sbigliettamento hanno segnalato un incremento del 19,37% rispetto all’esercizio precedente, per un totale di € 1.644.394.
Sempre in merito alle entrate, la Fondazione ha potuto contare sul determinante sostegno da parte del Socio Unico Regione Piemonte: il contributo della Regione per l’attività istituzionale costituisce il 34,5% delle entrate nel 2024. La restante parte delle entrate è garantita dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo, dagli Enti Locali con cui la Fondazione allestisce le stagioni teatrali e dai privati, comprese le Fondazioni di Origine Bancaria.
Sul fronte dei costi, si rileva che la Fondazione ha destinato € 5.580.359 per le attività artistiche (cachet di compagnie ospiti, compensi per tecnici e maestranze, costi connessi alla realizzazione di progetti speciali e percorsi di formazione, realizzazione di output digitali) andando ad incrementare del 14,5% il proprio impatto sul territorio.
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