Coldiretti Alessandria: “Halloween da incubo per le zucche italiane, crollo della produzione del 25%”

Alessandria – Halloween da incubo per le zucche italiane, con un crollo della produzione del 25% tra gli effetti del maltempo e delle alluvioni al Nord e la siccità al Sud. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sull’andamento stagionale dell’ortaggio simbolo della Festa di Ognissanti, che si celebra il 31 dicembre. Proprio nelle settimane della ricorrenza si moltiplicano gli acquisti, per un giro d’affari stimato da Coldiretti in circa 30 milioni di euro.
Si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce l’attenzione per le zucche ornamentali da intagliare, per le quali proprio Halloween rappresenta oltre il 90% del mercato tra esposizione di “mostruose” sculture, ma anche i consigli in cucina dei cuochi contadini. Esemplari che possono essere di piccola taglia o di grandi dimensioni, di forma variabile (allungate a forma di tubo, a trombetta, a cappello, schiacciate, a spirale, tonde) e persino di colore differente, dal verde al rosso accesso, fino alle colorazioni striate.
Regina indiscussa delle tavole invernali nella versione dei famosi tortelli, la zucca è uno dei prodotti più versatili della cucina italiana e può essere utilizzata sia per le preparazioni salate che per quelle dolci ma anche abbinata a pasta, carne, formaggi e torte. Nel corso del tempo si sono differenziate principalmente due tipologie di utilizzo, una relativa alla preparazione di tortelli, gnocchi, dolci e pane, l’altra come ingrediente di minestre e minestroni. Nel primo caso le varietà più adatte presentano polpa molto soda, asciutta e dolce; per gli altri utilizzi vanno bene anche zucche meno dolci.
Dalla padella all’intaglio per realizzare il caratteristico simbolo delle streghe si registra una corsa all’acquisto dell’ortaggio più grande del mondo con il prezzo medio al dettaglio sul territorio nazionale che quest’anno in media va da 2 a 2,50 euro al chilo, ma anche il doppio se sbucciata e tagliata. A ridurre la disponibilità di prodotto italiano nel 2024 sono state le anomalie climatiche tra grandinate e scottature, ma dove le zucche si sono salvate, sono caratterizzate da grande qualità, zucche dolci, asciutte, da tortelli, cappellacci, ravioli, ma non solo.
Si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da “competizione” con esemplari che possono arrivare anche oltre i mille chili di peso. Accanto a varietà internazionali come l’Americana, la Butternut, l’Asterix, molti imprenditori agricoli in Italia sono impegnati nella conservazione di quelle tradizionali come, tra le altre, la zucca di Castellazzo Bormida o la zucca Martleta di Sale che ha la De.Co.
Al calo della produzione italiana si aggiunge peraltro l’aumento delle importazioni dall’estero, cresciute del 38% in quantità nei primi sette mesi dell’anno, con 15 milioni di chili di prodotto, di cui circa i due terzi arrivano dall’Africa, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat, dove possono essere coltivate con l’utilizzo di sostanze vietate nella Ue. La mancanza dell’obbligo dell’etichetta d’origine sulle zucche tagliate o trasformate (dalle zuppe ai semini) rende peraltro difficile ai consumatori riuscir a identificare il vero prodotto italiano.
“I mercati di Campagna Amica ma anche le sagre e fiere legate alla zucca rappresentano l’occasione per acquistarle direttamente dai produttori zucche di tutte le dimensioni e varietà, comprese quelle non commestibili per usi ornamentali – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. La legge impone di indicare l’origine sulle zucche fresche intere, ma non su quelle tagliate, né su quelle trasformate, né sui classici semi di zucca”.
“Così aumenta il rischio di portare a tavola zucche provenienti da paesi dove non esistono le stesse regole sull’uso di antiparassitari, basti pensare che circa i due terzi arrivano dall’Africa, tra i principali esportatori in Italia. Il consiglio della Coldiretti è dunque quello di acquistare le zucche direttamente nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica per assicurarsi la qualità e la tracciabilità di quanto si porta in tavola”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.
E la nuova tendenza, anche in Italia, è il “pumpkin patch”, il campo di zucche da visitare, un luogo di atmosfera tra zucche, piante di mais e baracche di legno abbandonate, a metà tra il parco-giochi e la casa dei fantasmi. Una sorta di “zuccaturismo”, per far divertire i piccoli e soddisfare i grandi, golosi dei mille piatti legati alla zucca, quella buona da mangiare.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner