Presentazione percorso espositivo MA·DE Museo Archeologico Dertona
Venerdì 14 luglio verrà presentata la prima parte del MA·DE Museo Archeologico Dertona presso Palazzo Guidobono, ovvero il Lapidario, le prime due sale principalmente dedicate alla città romana e il giardino archeologico. Il risultato è il frutto della consolidata sinergia tra Comune e Ministero della Cultura, in particolare la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Alessandria, Asti e Cuneo, reso possibile attraverso risorse che l’Amministrazione comunale ha ottenuto tramite un finanziamento da parte dell’Istituto del Credito Sportivo, il contributo di vari sponsor fra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, la Fondazione Compagnia San Paolo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
Si tratta di una tappa importante di un percorso che proseguirà nei prossimi mesi con l’allestimento di ulteriori nuove sale. L’allestimento di questa prima parte riprende le fila di un discorso interrotto trentaquattro anni fa, con la chiusura del Museo Civico avvenuta il 17 ottobre 1989 per consentire gli impegnativi interventi di manutenzione straordinaria di Palazzo Guidobono e per adeguare l’allestimento di allora alle nuove esigenze della comunicazione museale. L’allestimento infatti comprende importanti testimonianze che da molti secoli fanno parte dell’identità storica civica, dalle iscrizioni latine del Lapidario vescovile allo straordinario sarcofago di Elio Sabino.
Ma il Museo Archeologico Dertona (MA·DE) è qualcosa di completamente innovativo rispetto al precedente allestimento essendo espressione di un trentennio di scoperte, indagini e studi. Dal 1989 a oggi nuovi dati e informazioni fondamentali sull’assetto urbano antico e medievale sono stati acquisiti nel quadro di un’azione di tutela archeologica. Il Comune fin dagli anni ’90 aveva previsto specifiche disposizioni di salvaguardia archeologica nelle proprie norme urbanistiche, confermate e rese maggiormente organiche nel nuovo Piano Regolatore Generale. Diverse altre iniziative di studio ed espositive (ad esempio la mostra “Onde nulla si perda: la collezione archeologica di Cesare Di Negro-Carpani” tenutasi a Palazzo Guidobono nel 2006-07) hanno condotto anche a una sostanziale revisione delle conoscenze precedenti. Con queste premesse, i tempi erano maturi per progettare un nuovo museo archeologico, obbiettivo riaffermato dal Protocollo d’Intesa sottoscritto nel 2016 tra Comune, Ministero, Fondazione CR Tortona e Ubi Banca.
Da allora sono state condotte numerose operazioni preliminari, lunghe e complesse, ma assolutamente necessarie per giungere al risultato attuale. I reperti di scavo di proprietà statale (migliaia di reperti, in centinaia di cassette) sono stati esaminati, riordinati e inventariati allo scopo di trasferirli dai magazzini ministeriali, ai depositi archeologici comunali. Questi ultimi hanno avuto un’importanza decisiva nella “gestazione” del MA·DE, dal momento che al loro interno è avvenuta buona parte della selezione definitiva dei materiali da esporre e anche alcuni interventi di restauro sui reperti con diverse occasioni di coinvolgimento del pubblico che ha potuto assistere ad alcuni “cantieri aperti” di restauro.
Infine, si è giunti al progetto scientifico del MA·DE redatto dalla Soprintendenza e in particolare dal dottor Gian Battista Garbarino, funzionario archeologo territoriale, che ha agito in piena cooperazione con la conservatrice della sezione archeologica del Museo
Civico, dottoressa Paola Comba. Dopo l’approvazione del progetto scientifico da parte della Giunta Comunale, è stata completata la progettazione architettonica di allestimento, da parte degli architetti Roberto Nivolo e Sonia Bigando, che prevede l’allestimento anche di altre sale al piano terreno nonché di quelle al piano interrato, che alla fine porteranno la superficie espositiva (attualmente 570 mq) ad essere più che raddoppiata e completata da apparati multimediali. Il nuovo percorso museale intende raccontare la storia di Tortona secondo una duplice lettura, cronologica e tematica: nel primo lotto di prossima presentazione sono affrontate le origini dell’insediamento ligure, la fondazione della prima colonia in età repubblicana, fino al completo riassetto urbano nel corso dell’età augustea, ben testimoniato da elementi architettonici e mosaici che rivelano la monumentalità degli edifici pubblici e il prestigio delle domus private.
Il completamento del progetto prevede l’ampliamento dell’impianto narrativo in modo da approfondire con l’evoluzione dello spazio urbano di Tortona nel periodo tardo antico e medievale; alcuni aspetti tematici “di lungo periodo” (ad esempio il rapporto con le vie di comunicazione, i commerci e le attività produttive); il fondamentale legame con il territorio circostante, con un’apposita sezione (con allestimenti a rotazione) sulla storia del popolamento in un periodo compreso tra l’età preistorica e quella medievale. Anche in vista di questi ulteriori sviluppi, Comune e Soprintendenza hanno avviato collaborazioni di ricerca con diversi istituti universitari (ad esempio l’Università Cattolica di Milano, ma anche il Centro di Conservazione e Restauro della Venaria Reale o l’Università del Piemonte Orientale).
“Il MA·DE costituisce un decisivo incremento dell’offerta culturale di Tortona – ha dichiarato il Sindaco Federico Chiodi – sia a vantaggio dei suoi cittadini, con un’attenzione particolare da rivolgere agli studenti, sia per migliorare l’attrattività turistica, di concerto con le altre realtà culturali della città e del territorio, con le associazioni e con i diversi operatori del settore. Abbiamo creduto fortemente in questo risultato che i Tortonesi attendevano ormai da decenni”.
Anche il Vicesindaco Fabio Morreale e il Soprintendente Cristina Bartolini esprimono piena soddisfazione per questo primo obbiettivo raggiunto e ripongono molte aspettative per le prossime tappe del progetto; in particolare il Vicesindaco e Assessore alla Cultura ha dichiarato: “Con questa importante scelta abbiamo deciso di investire sulla cultura a favore delle generazioni future. Il Museo a tutti gli effetti diventerà un riferimento archeologico nazionale”.
“Ogni volta che si inaugura un museo oppure una parte espositiva adesso collegato – ha sottolineato l’Assessore regionale alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio – è un momento di festa e di gioia non solo per chi porta a termine un lavoro impegnativo, ma anche e soprattutto per la comunità che può beneficiare di una offerta culturale più ampia e nello stesso tempo di un fattore di attrazione nuovo che può avere ricadute positive per lo sviluppo del territorio”.
Alla presentazione, oltre al Sindaco Federico Chiodi, al Vicesindaco Fabio Morreale e all’Assessore Mario Galvani, sono intervenuti l’Onorevole Riccardo Molinari, l’Assessore Regionale Vittoria Poggio, la responsabile della Soprintendenza Cristina Bartolini, il
Presidente della Provincia di Alessandria Enrico Bussalino, i Presidenti della Fondazione CR Alessandria Luciano Mariano e della Fondazione CR Tortona Pierluigi Rognoni; per la parte tecnica sono intervenuti il Dirigente comunale del settore Lavori Pubblici Laura Lucotti, il funzionario archeologo territoriale Gianbattista Grabarino, il progettista Roberto Nivolo, la conservatrice del Museo Paola Comba.
Il MADE sarà aperto ufficialmente ai visitatori dal 15 luglio, il sabato e la domenica dalle ore 15.30 alle 19; sabato visite guidate gratuite.
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