DemoS: “È il momento che i cattolici stiano in politica”

Torino – “Nel mondo cattolico si parla sempre di pre-politica. Noi diciamo che è passato il tempo di prepararci: bisogna trovare il modo di starci. Noi ci stiamo provando ma non siamo sufficienti”. Mario Giro, Presidente di Democrazia Solidale, esponente storico della Comunità di Sant’Egidio ed ex-viceministro degli Esteri, torna sul sondaggio diffuso da Quorum/YouTrend per Sky tg24, secondo il quale un italiano su quattro vorrebbe un partito cattolico forte. Un risultato che è stato accolto positivamente ed è sfociato in un ragionamento politico che si può sintetizzare in un appello a tutti i partiti dello scenario italiano, che hanno a cuore i valori cattolici, di rimettere questi al centro della propria azione.
Anche di questo si è parlato nella full immersion che DemoS-Piemonte ha svolto presso l’Abbazia della Novalesa, in Valle di Susa, dove i quadri regionali del partito si sono confrontati sull’organizzazione interna, sul ruolo degli eletti negli Enti locali e nelle carice del cosiddetto sottogoverno, sulle imminenti elezioni amministrative e – più in generale – sull’azione del Centrosinistra, che il prossimo anno in Piemonte dovrà confrontarsi con le consultazioni regionali.
 ”Il nostro livello di umanità è proporzionale alla cura dell’assolutamente debole . Una politica che  non si organizza intorno alla piccolezza è vincente ma incivile e diventa santa solo quando si occupa degli ultimi, solo quando, come Antigone sa rischiare consapevolmente per cause perse. L’umanità inizia quando iniziamo a occuparci  di cose inutili come la sepoltura dei propri cari”. Così si è espresso Fratel Michael Davide Semeraro, Priore dell’Abbazia della Novalesa nel portare il suo saluto.
“Più che riunire i cattolici – ha voluto sottolineare Elena Apollonio, Segretaria regionale di DemoS – è necessario un partito che esprima i valori che sono certamente cattolici ma non solo. La solidarietà, la pace , ripartendo  dalla persona e da chi è più fragile. Quel sondaggio, a nostro avviso dice che c’è bisogno di un partito che sappia rappresententare questi valori, che sono universali, quindi svincolati dalla contingenza e con un orizzonte di lungo periodo”.
Quanto alla strategie per arrivare all’obiettivo appena descritto, DemoS non nega di avere la necessità di alleati e a questo proposito guarda al mondo dem.
“Siamo contrari all’idea che un partito sia autosufficiente, anche se grande, ed è soprattutto il difetto del Pd, perché la destra ha dimostrato di avere più spirito di coalizione, invece il Pd ha questo riflesso di andare per conto suo e gli alleati sono un’appendice secondaria. Serve più spirito coalizionale, i partiti autosufficienti sono una malattia della politica italiana. Noi siamo piccoli, lo sappiamo – ha puntualizzato Paola Ferrari, Segretaria provinciale, riprendendo il pensiero di Giro – ma non è più il tempo di abbassare la guardia sui valori. Bisogna vedere se ci sono altri che sono interessati. Per adesso c’è abbastanza silenzio, abbiamo reagito solo noi”.
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