Luciano Cartolano, ANTEAS: da Alessandria a Kiev, il racconto del sesto viaggio in Ucraina.

Luciano Cartolano, Presidente ANTEAS

AlessandriaLuciano Cartolano, Presidente di ANTEAS Alessandria, ci dice di aver bisogno di almeno una settimana di ferie per riprendersi, soprattutto mentalmente, dalla provante missione umanitaria in terra ucraina, la sesta che ha compiuto, insieme ai volontari Massimo Santoro, Maurizio Maraschi di Anteas Falconara, Gianni Crimaldi, Nuccio Floridia, Mauro Ambrosi e Alberto Torra che ci tiene subito a ringraziare sentitamente e a cui anche noi della redazione ci uniamo.

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Avevamo seguito in maniera particolare il Progetto “Destinazione Kiev” di ANTEAS già qualche tempo fa, quando ancora si raccoglievano fondi, viveri, indumenti e materiale tecnologico da donare alla popolazione ucraina e solo qualche giorno fa, lo stesso Luciano ci mandava le prime immagini della situazione che hanno trovato al loro arrivo. Ora ci facciamo raccontare direttamente da lui, rientrato in città, la missione umanitaria nel Paese martoriato dalla guerra.

Luciano, raccontaci come è andato questo viaggio, cosa hai trovato e le differenze che hai potuto notare dai viaggi precedenti.

“Siamo partiti con tre mezzi, 7 autisti, 27 ore di viaggio, 6000 km a mezzo, che sommati ai precedenti viaggi fanno in totale quasi 100.000 Km. Non siamo andati solo a Kiev in realtà, ma siamo stati anche a Leopoli, Irpin, Bucha, posti dove ci sono stati degli scontri a fuoco terrificanti, dove la gente si sparava da trenta metri e dove molte persone civili hanno perso la casa e, nel peggiore dei casi, la vita. A Kiev siamo stati nella sede nazionale della stampa ucraina, dove abbiamo parlato con il presidente dell’Unione Nazionale dei Giornalisti Ucraini e dove abbiamo consegnato il materiale che abbiamo portato dall’Italia grazie alla bontà ed alla generosità di tutti gli alessandrini che, come sempre, si sono dimostrati molto sensibili. Hanno portato pannoloni, coperte, viveri, latte, alimenti a lunga conservazione. Tutte le categorie all’interno del palazzo della CISL hanno donato soldi, Inner Wheel ci ha dato un contributo per acquistare una stazione internet Starlink che tra l’altro abbiamo ritirato a mezzogiorno del 22 di Marzo e noi siamo poi partiti alle 13.

La Pasticceria di Vito Pantuosco, ci ha donato un generatore, in memoria di Lorenzo, che abbiamo lasciato a Leopoli sempre nella sede della stampa Ucraina e sempre grazie alla collaborazione dell’amico e giornalista ucraino Andrii Pavloski. Kiev è una città che vuole vivere, come tutto il paese d’altra parte. Tutte le produzioni, le manifatture sono concentrate lì, perché il resto del paese è attaccato continuamente. La città secondo me, è molto protetta per quanto riguarda gli attacchi e vivono una vita molto “normale” se così si può dire. Si sono abituati a questa situazione, però la quotidianità della vita c’è, eccome. Noi abbiamo visitato la città anche di sera, con i locali aperti, la gente che esce. Al mattino fanno footing per strada, i bambini vanno a scuola, è pieno di ragazzi in bicicletta con la borsa sulla schiena che consegnano il cibo a domicilio. E’ una città bellissima, come è splendida anche Leopoli.

In alcune città hanno già cominciato la ricostruzione, i ponti ad esempio. A Bucha dove si sono trovate le fosse comuni, la situazione è di ripresa, ma i carri armati, i mezzi militari sono ancora arrugginiti per la strada, abbandonati. La differenze che ho trovato rispetto ai viaggi precedenti? Il primo viaggio è stato l’ 8 Marzo 2022 e allora non era assolutamente possibile, per chiunque, entrare in Ucraina, infatti ci siamo fermati al confine polacco e abbiamo consegnato il materiale umanitario che avevamo trasportato proprio lì. Abbiamo visto le persone che scappavano con la disperazione negli occhi. Famiglie intere che cercavano una via di fuga dalla guerra. E’ stato un viaggio comunque “breve”, andata e ritorno. Quest’ultimo è stato molto più lungo e pesante, fisicamente e psicologicamente, perché per arrivare fino a Kiev, abbiamo attraversato tutta una parte di Ucraina che è stata bombardata e dirò di più, il materiale che noi abbiamo portato, lo abbiamo anche preparato e consegnato.

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Ci siamo trovati in questo posto che è a disposizione dei volontari umanitari e materialmente abbiamo preparato e consegnato le borse con gli aiuti alle persone, siamo stati proprio a contatto con la gente, in questo paese di cui ora mi sfugge il nome, che è stato bombardato proprio qualche giorno prima del nostro arrivo e qui abbiamo ritrovato la disperazione della popolazione che ha perso tutto, la casa in primis. E l’umiltà della gente. Le persone venivano a prendersi il sacchetto con i viveri a testa bassa, quasi a vergognarsi di quello che stavano facendo. Toccante, molto toccante. Ora bisogna riposare, però, nonostante tutto, siamo pronti ad una nuova spedizione. Vedremo nei prossimi mesi come si svilupperà la situazione nel Donbass. Già per radio sulla via del ritorno, parlavamo della possibile prossima missione, di cui per ora preferisco non dire nulla. Se posso, vorrei cogliere l’occasione per ringraziare la FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO di Alessandria, con un grazie anche al Presidente, il Notaio LUCIANO MARIANO perché, i 5 viaggi precedenti sono stati effettuati grazie a loro.”

Noi della redazione, ci uniamo ai ringraziamenti, anche per le immagini che lo stesso Luciano Cartolano (via spilka news) ci ha trasmesso.

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